Le due principali società di cannabis al mondo hanno pubblicato i loro ultimi report sugli utili e la situazione è tutt’altro che incoraggiante.
Aurora Cannabis (NASDAQ:ACB) (TSX:ACB) e Canopy Growth (NASDAQ:CGC) (TSX:WEED) hanno entrambe riportato considerevoli cali dei ricavi la scorsa settimana. Insieme ai dati, le compagnie hanno annunciato che ci saranno dei cambiamenti significativi da qui in avanti.
Lo si può considerare un importante punto di svolta per la nascente industria della cannabis legale: i due maggiori operatori ammettono che fare di tutto potrebbe non essere il modo corretto di giocare in questo settore.
Darsi delle priorità, specializzarsi e ritagliarsi una nicchia sarà una strategia più pratica e redditizia.
Ecco cosa ha dichiarato l’amministratore delegato di Aurora Cannabis Miguel Martin dopo la pubblicazione dei risultati del Q2 il 9 febbraio:
“La redditività è il nostro obiettivo principale. Mentre la gente guarda all’impatto del [mercato ricreativo] nella [dichiarazione su profitti e perdite], la chiusura delle nostre strutture Polaris e Sun è quasi interamente connessa a quello che abbiamo fatto nell’attività del segmento ricreativo. Le altre parti della nostra attività stanno crescendo”.
Fondamentalmente, lo snellimento delle operazioni nel mercato ricreativo per adulti ridurrà il peso su altre parti delle operazioni di Aurora. Aurora è il principale produttore di marijuana terapeutica in Canada. Le vendite in questa divisione nello scorso trimestre sono aumentate del 18%. Ma i ricavi complessivi sono crollati del 10%.
La società ha riportato 75,1 milioni di dollari canadesi (59,03 milioni di dollari USA) di perdite, con le vendite della divisione cannabis ricreativa crollate di ben il 48%.
Le azioni Aurora Cannabis sono schizzate nella seconda metà della scorsa settimana, passando dai 4,16 dollari USA segnati prima del report sugli utili, al massimo di 4,81 dollari USA. Sono poi scese lievemente, chiudendo ieri a 4,33 dollari USA, un balzo del 3,5% sulla giornata e del 4% rispetto ad una settimana fa.
Per quanto riguarda Canopy, l’amministratore delegato David Klein ha spiegato che la società intende concentrarsi su prodotti premium.
Ha dichiarato:
“Siamo focalizzati sui [prodotti] premium e mainstream, consapevoli che ci costerà partecipazione di mercato negli aggregati. La buona notizia è che ci abbiamo messo del tempo ad affinare le nostre tecniche di produzione e gli asset al fine di produrre così tanto THC, ma cominciamo a vederne arrivare un sacco sul mercato e stiamo avendo una buona risposta da consumatori e venditori. Quindi proseguiremo su questa direzione”.
Canopy ha registrato un tonfo dell’8% dei suoi ricavi Q3 complessivi, arrivando a 141 milioni di dollari canadesi (110,83 milioni di dollari USA), compreso un tonfo del 28% delle vendite aziendali. Ciò ha contribuito alla sua perdita EBITDA di 67,4 milioni di dollari canadesi (52,98 milioni di dollari USA).
Le azioni Canopy Growth sono passate dalla chiusura pre-report di 7,67 dollari USA al recente massimo di circa 9,42 dollari USA l’11 febbraio. Ieri hanno chiuso a 8,42 dollari USA, con un crollo di oltre l’8,5% sulla giornata, ma in salita di circa il 9,5% rispetto ad una settimana fa.