La carenza di chip a livello globale getta le basi per una forte crescita dei semiconduttori.
La forte carenza di chip nel mondo sta mettendo in crisi la supply chain di diversi paesi mettendo sotto pressione le aziende dei semiconduttori che non riescono momentaneamente a far fronte a questa enorme domanda. Gioca un ruolo chiave il ritorno della produzione a livello interno per far si che si riescano ad affrontare anche periodi come questi e non essere dipendenti da rifornimenti esteri di questi componenti. Nel nostro listino STMicroelectronics (PA:STM) è di certo il titolo a capo dei semiconduttori e le prospettive future vedono una forte crescita del business su scala internazionale.
Inoltre, in settimana usciranno i dati trimestrali, momento chiave dell’anno per tirare le somme e attirare capitali da nuovi investitori.
Da un punto di vista grafico, il titolo ha un supporto in area 30 euro che più volte è stata occasione di buy on dip. I 34 euro invece rappresentano un’area di resistenza, superabile solo grazie a notizie positive sull’azione. L’attuale compressione di volatilità ci induce a pensare che il mercato stia in attesa dei risultati trimestrali ma, considerando la crescita e le ottime prospettive, le probabilità tendono a favore per un rialzo.
Sfruttando la gamma di certificati messi a disposizione dall’emittente UniCredit (MI:CRDI), segnaliamo la possibilità di apertura di una posizione lunga (ISIN DE000HV4GWP6) che permette di partecipare con una leva di 4,07 volte la lineare. La struttura presenta lo stop loss intrinseco sulla posizione a 24,51 euro, pertanto il raggiungimento di tale livello provocherebbe l’azzeramento del prodotto. Al momento l’acquisto è possibile ad un prezzo di 7,95 euro.
Si ricorda che utilizzando leve maggiori, si avrà una maggiore oscillazione dei prezzi ma anche un minor esborso di capitale. E’ sempre opportuno fare riferimento al capitale che si intende controllare, anziché a quello investito realmente: ipotizzando, a titolo di esempio, di voler controllare 10.000 euro, investiremo 1000 euro, con Turbo a Leva 10, e 2.500 euro con Turbo a leva 4. Il risultato operativo dell’investimento sarà tuttavia il medesimo a fronte, sempre a titolo di esempio, di una variazione positiva o negativa dell’1%.
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