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Chiusura stagione utili 3° trim: resilienza della distribuzione e ritorno del tech

Pubblicato 22.11.2019, 15:46
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Chiusura stagione utili 3° trim: resilienza della distribuzione e ritorno del tech

Con la stagione degli utili del terzo trimestre quasi terminata, sta diventando chiaro che le compagnie del settore tecnologico, che hanno alimentato la corsa rialzista di nove anni del mercato, stanno tornando alla grande dopo una breve pausa estiva.

Se il trend dovesse resistere per la restante parte del 2019, i titoli tech potrebbero chiudere l’anno migliore in un decennio, mettendo in luce la grande fede degli investitori nelle compagnie che producono schede di memoria e cellulari e in alcuni dei più grandi colossi dei social USA.

S&P 500 Technology Stocks Weekly Price Chart

Il settore tech dell’indice S&P 500 è schizzato del 41% sull’anno, ben oltre il rimbalzo del 24% dell’indice S&P 500, avviandosi a segnare il rialzo di un anno migliore dal 2009. Questa forte ripresa arriva nonostante i report sugli utili misti pubblicati dal settore. Oltre ad Apple (NASDAQ:AAPL) ed alla compagnia madre di Google (NASDAQ:GOOGL), Alphabet, neanche altri colossi del gruppo FAANG sono riusciti a pubblicare utili del terzo trimestre straordinari.

Tra i titoli tech, gli investitori hanno trovato molto valore nel settore che produce chip per smartphone, videogiochi e centri dati. Quest’anno, l’ETF che segue il settore, il VanEck Vectors Semiconductor ETF, ha visto un’impennata di circa il 50%. Solo il mese scorso, l’ETF è schizzato di oltre il 9%.

VanEck Vectors Semiconductor ETF

Tra i principali vincitori del settore troviamo i produttori di semiconduttori, nonché le compagnie che creano dispositivi per fabbricare chip. Questi rialzi suggeriscono che gli investitori hanno fiducia nel fatto che le compagnie tecnologiche riusciranno a continuare a registrare vendite robuste ed una crescita degli utili nonostante l'economia generale mostri segni di raffreddamento.

Un’importante area del mercato che comincia a mostrare delle crepe è la distribuzione. Le vendite sottotono di Home Depot e Kohls Corp hanno dimostrato che non tutti i distributori stanno passando un bel periodo e che queste compagnie hanno effettivamente bisogno di aggiustamenti interni.

Home Depot attribuisce la colpa dei dati trimestrali deludenti sulle vendite agli investimenti che stanno impiegando più del previsto a dare frutto. La catena di fai da te ha cercato di integrare di più la sua attività online con la sua rete di circa 2.290 punti vendita fisici negli ultimi anni. Ma se si considerano i grandi distributori sembra che la festa non sia ancora finita.

Continua la recessione industriale

Walmart Inc ha alzato le previsioni sugli utili sull’intero anno fiscale all’inizio del mese ed ha riportato che le vendite su base comparabile lo scorso trimestre sono schizzate del 3,2% dall'anno prima, più delle stime degli analisti. L’incremento delle vendite su base comparabile rispecchia sia la crescita delle transazioni, un indicatore del traffico, che i prezzi degli scontrini, che riflettono il fatto che i clienti comprano prodotti più costosi o riempiono il carrello con più articoli. La compagnia ha inoltre registrato un rimbalzo del 41% delle vendite di e-commerce rispetto all’anno prima, che rende più raggiungibile la stima sull'intero anno fiscale per la crescita delle vendite online di circa il 35%.

Un altro colosso della distribuzione, Target Corporation, ha alzato di nuovo le previsioni sull’intero anno fiscale dopo aver riportato vendite forti e redditività per il terzo trimestre. Il distributore ha visto un’ottima performance quest’anno con l’apertura di punti vendita più piccoli nelle aree urbane, l’introduzione di un flusso costante di nuovi marchi e l’espansione del numero di modi in cui i clienti possono ricevere i propri ordini. Il titolo ha registrato un’impennata del 91% quest’anno fino a ieri, battendo nettamente i rivali.

Per la restante parte dell’anno, i distributori continueranno a beneficiare della forte spesa dei consumatori, del tasso di disoccupazione basso, dell’aumento dei compensi e dei prezzi della benzina bassi.

Al contrario dei distributori, le compagnie industriali non mostrano molta speranza di una ripresa delle vendite per quest’anno. 3M Company (NYSE:MMM), uno dei conglomerati più grandi del mondo che produce dai Post-it ai filtri dell’aria ed agli schermi touch, ha abbassato le previsioni sugli utili e i ricavi per il 2019 il mese scorso e l'amministratore delegato Michael Roman ha parlato di un ambiente macroeconomico “difficile”. La debolezza è stata diffusa, suggerendo che la domanda per i suoi prodotti industriali viene colpita su tutti i fronti.

Il produttore di attrezzature per l’edilizia e l’estrazione più grande del mondo, Caterpillar, ha riportato il primo calo dei profitti trimestrali in quasi tre anni ed ha reso noto che si aspetta che la domanda resti invariata nel quarto trimestre.

Morale della favola

La stagione degli utili del quarto trimestre ha dimostrato chiaramente che i due principali pilastri del mondo delle aziende in America - tecnologia e distribuzione - stanno gestendo bene le incertezze economiche dopo lo scontro commerciale USA-Cina e che la recessione degli utili non ha contagiato altre parti dell’economia. Detto questo, i rischi per la crescita non si sono ridotti del tutto ed il prossimo trimestre potrebbe fornire maggiori indizi.

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