Buongiorno ai lettori di Investing.com.
Quando arriva il giorno del Ringraziamento, molti operatori americani si prendono una bella pausa. Volumi bassi, bassa liquidità e solitamente mercati fermi o enormi spike di volatilità. In assenza di notizie, potrebbe voler dire noia assoluta tuttavia l'attenzione rimarrà focalizzata sulle questioni politiche europee della Brexit e del bilancio italiano. A meno che il governo italiano non dia una motivazione sensata, la Commissione Europea avvierà la "procedura d’infrazione per debiti eccessivi".
Al momento pare che la rinnovata forza del dollaro sia semplicemente un fuoco di paglia. I rendimenti dei titoli di Stato non sono aumentati anche a seguito di una serie di dati degli Stati Uniti deludenti (beni durevoli, sussidi settimanali di disoccupazione e lettura finale del Sentiment secondo l’Università del Michigan). Questo significa che i tori del dollaro dovranno lottare non poco nei prossimi giorni e che i mercati potrebbero risultare relativamente stabili.
Tornando alla Brexit, Theresa May continuerà ad incontrare i funzionari dell'Unione Europea tra le preoccupazioni di un accordo prossimo al naufragio. Inoltre, sarà necessario tenere sotto controllo qualsiasi flusso di notizie dal Governo Italiano.
Nella giornata di ieri abbiamo assistito a una vendita conclusiva su Wall Street tale da restituire quasi totalmente i guadagni maturati nella prima parte di sessione: il Dow ha chiuso quasi a zero e l’S&P 500 guadagnava appena lo 0,3% a 2650 punti. I futures statunitensi hanno guadagnato qualcosa, ma i mercati asiatici sono risultati misti: il Nikkei + 0,7% e Shanghai Composite -0,2%. I future europei erano leggermente al rialzo, poi con l’apertura è subentrata una vivace correzione. Nel forex c'è poco movimento sul dollaro, con l'euro e la sterlina che provano ad approfittarne, mentre l’Aussie e il Kiwi stanno leggermente sottoperformando. Nelle materie prime, con una mancanza di direzione del biglietto verde, l'oro è quasi piatto mentre il Petrolio si avvantaggia di dati sulle scorte positivi.
Con gli Stati Uniti in festa per il Ringraziamento avremo un calendario economico scarno. Il rilascio dei verbali della riunione della politica monetaria della BCE ore 13:30 potrebbero mettere un po’ di pepe alla sessione europea, così come la fiducia dei consumatori della zona euro delle ore 16 che dovrebbe mostrare un ulteriore indebolimento a -3,0 da -2,7 del mese scorso (si tratterebbe del minimo da 18 mesi).