Dopo un fine-settimana agitato, lunedì, con il crollo del mercato azionario, sono riprese anche le vendite sulle criptovalute.
Stamattina la capitalizzazione di mercato complessiva dei cripto-asset è scivolata a 380 miliardi di dollari, in calo di più della metà da inizio gennaio, quando aveva raggiunto gli 830 miliardi.
Sembra che l’avversione al rischio si sia propagata nel mercato azionario.
Gli indici azionari mostrano il segno meno e le borse europee seguono la scia negativa dell’Asia.
Nel fine-settimana, Bitcoin è scivolato a un minimo di $7.614, per poi stabilizzarsi intorno a $7.890.
Anche Ethereum è precipitato, nelle ultime 24 ore ha ceduto l’11%, pure Ripple ha esteso le perdite, scendendo sotto la soglia di $1.
È stato un mese turbolento per XRP/USD, il prezzo è stato quasi diviso in 5 (da $3,8 a $0,8).
La questione Bitfinex/Tether ha provocato vendite dettate dal panico nel mercato delle criptovalute, perché agli investitori è stato tolto il principale cripto-asset ritenuto sicuro.
Il recente andamento del prezzo di Bitcoin indica che la soglia a $8.000 rimane un supporto solido.
Quest’anno il prezzo di Bitcoin è sceso più del 45%; crediamo sia arrivato per lo meno il momento di un consolidamento.