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Crescita inflazione e riduzione consumi delle famiglie

Pubblicato 19.04.2022, 15:48
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


Un incremento incontrollato dell’inflazione puo’ ostacolare la crescita dell’economia o addirittura provocarne la recessione. Per comprenderne il meccanismo e’ opportuno spiegare cos’e’ la propensione al consumo delle famiglie.
 
La propensione al consumo è la relazione economica tra le decisioni di consumo delle famiglie e il loro reddito disponibile. Si possono distinguere due tipologie di propensioni al consumo:

Propensione media al consumo che è determinata dal rapporto tra il consumo totale delle famiglie e il reddito disponibile delle famiglie.  Ad esempio, dato un reddito pari a 2000 euro e un livello di consumi pari a 1500 euro, la propensione media al consumo è pari a 1500/2000= 0,75 ( 75% ).

Propensione marginale al consumo che invece è determinata dal rapporto tra le variazioni del consumo e le variazioni del reddito disponibile. Consente di misurare quanto varia il consumo al variare del reddito percepito.
La propensione marginale al consumo tende a diminuire al crescere del reddito. A bassi livelli di reddito la propensione marginale al consumo è molto alta, poiché l'individuo per soddisfare i bisogni primari impegna tutto il reddito o quasi la totalita’ dello stesso.

Ipotizziamo che il reddito mensile del consumatore Caio e’ 2000 euro e ne utilizza 1500 per affitto, rata auto, spesa, etc. risparmiando di fatto 500 euro al mese. Se Caio decide di cambiare lavoro e inizia a guadagnare 2500 euro al mese, con molta probabilita’ continuera’ a spendere quasi tutto il suo reddito perche’ nella spesa includera’ beni e servizi che con il reddito precedente non riusciva ad acquistare, continuando a risparmiare circa 500 euro al mese o poco piu’. Quindi ha utilizzato praticamente tutto l’incremento di reddito.

Man mano che cresce il reddito, la propensione marginale al consumo si riduce. Al crescere del reddito l'individuo destinerà al consumo una proporzione inferiore dell'incremento di reddito, a favore del risparmio. Esempio, Se Caio cambia nuovamente lavoro e inizia a guadagnare 4000 euro al mese tendera’ a risparmiare di piu’, per esempio 1200 euro mensili.
Quindi, ad aumenti piu’ consistenti del reddito solo una parte di quest’ultimo viene impiegata per nuovi consumi.

Per concludere il concetto facciamo un esempio prendendo dati reali. Nel mese di Marzo 2022 l’inflazione in Europa ha registrato un incremento annuale del 7,5%. Vuol dire che i beni e servizi inclusi nel calcolo hanno registrato un aumento di prezzo del 7,5% rispetto a Marzo 2021.
Tornando al primo esempio, un lavoratore che guadagna 2000 euro in un mese per comprare i beni e servizi essenziali dell’anno precedente non impieghera’ piu’ 1500 euro ma 1612,50 euro. Cio’ comporta una riduzione della capacita’ di risparmio e di potere di spesa delle famiglie.

Per questo motivo le Banche Centrali, tra le varie funzioni, hanno quella di assicurare la stabilita’ dei prezzi intervendo sulla politica monetaria quando questi ultimi crescono troppo rapidamente.

Il Team di AlphaFxConsulting
 

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