Market Brief
Durante la seduta asiatica, il Nikkei 225 ha raggiunto il massimo da 18 anni, pari a 20.952 punti, per poi stabilizzarsi a 20.907 punti, in rialzo dello 0,46%. Dall’inizio dell’anno, il principale indice giapponese è cresciuto quasi del 20%, grazie anche alla debolezza dello yen. Nella notte, la pubblicazione dei verbali della riunione della BoJ del 21-22 maggio ha lasciato i mercati indifferenti. L’USD/JPY ha consolidato i guadagni dopo il rialzo costante degli ultimi due giorni. Vi serviranno 124 yen per comprare un dollaro. Il supporto più vicino staziona a 122,46, mentre sul lato ascendente si osserva una resistenza a 124,68. Nel complesso, le borse asiatiche si sono rafforzate diffusamente; il Composite di Shanghai, ancora intontito dalle brusche vendite viste di recente, ha guadagnato lo 0,88%.
Ieri il dollaro USA ha ottenuto un nuovo slancio al rialzo, nonostante la debolezza dei dati dagli USA. A maggio, gli ordinativi di beni durevoli sono scesi inaspettatamente del -1,8% a fronte del -1% previsto, il rilevamento precedente è stato rivisto al ribasso, dal -0,5% al -1,5%. Anche il PMI manifatturiero preliminare elaborato da Markit e riferito a giugno ha mostrato un indebolimento, attestandosi a 53,4 punti a fronte dei 54,1 previsti. Passando invece alla nota positiva, a maggio le vendite di nuove abitazioni hanno superato le attese, attestandosi a quota 546 mila a fronte delle 523 mila previste, il dato precedente è stato rivisto al rialzo, da 517 mila a 534 mila. Negli ultimi due giorni, l’euro ha ceduto fino al 2,40% contro il dollaro, stabilizzandosi sopra la soglia a 1,12 durante la seduta asiatica. Dopo essere rimasti nelle retrovie negli ultimi giorni per lo stallo delle trattative sulla Grecia, gli operatori sono finalmente tornati dalle vacanze. Anche se il biglietto verde non ha trovato supporto nei dati dagli USA, i tori del dollaro non sono stati lasciati soli e hanno trovato conforto nei commenti del governatore della Fed Powell. Il governatore Jerome Powell ha detto esplicitamente di aspettarsi due rialzi del tasso quest’anno, anche se … ha aggiunto che la probabilità di un primo rialzo a settembre è pari al 50%. Potrebbe essere utile ricordare che, la scorsa settimana, Janet Yellen ha detto che la Fed aumenterà i tassi con estrema cautela.
La recente debolezza dell’euro lascia intendere che il mercato interpreta un accordo sulla Grecia come potenzialmente negativo per l’Eurozona, poiché una risoluzione positiva dei negoziati in corso potrebbe fornire solo una soluzione di breve termine e quindi le incertezze sul medio-lungo termine non si dissolverebbero a breve.
In Brasile, nel pomeriggio la BCB pubblicherà il suo rapporto trimestrale sull’inflazione. Stando agli ultimi indicatori economici, il Brasile non è ancora fuori dai guai e si prospettano ancora tempi non facili. La disoccupazione probabilmente continuerà a salire e gli indicatori economici predittivi non segnalano una stabilizzazione dell’economia brasiliana. Nonostante gli sforzi della BCB volti a mantenere sotto controllo l’inflazione, a maggio l’indice IPCA si è attestato all’8,47% a/a, a fronte dell’8,30% previsto. Nelle ultime due settimane la coppia USD/BRL si è mossa lateralmente, perché il mercato sta ancora esaminando le probabilità di un rialzo del tasso a settembre dalla Federal Reserve.
Oggi gli operatori monitoreranno l’indice IFO in Germania; le richieste di mutui, i consumi personali e la revisione definitiva del PIL del primo trimestre negli USA; le entrate fiscali e il rapporto trimestrale sull’inflazione in Brasile.
Arnaud Masset, Market Strategist,
Swissquote Europe Ltd