Il dollaro sta schizzando oggi, con un balzo di quasi l’1% al momento della scrittura. Si tratta del rialzo giornaliero maggiore per il biglietto verde dal 19 marzo, quando la valuta di riserva globale aveva raggiunto il picco.
Il dollaro viene scambiato al massimo della seduta, dimostrando che non c’è alcuna resistenza ribassista … o almeno, non per il momento. Ed è un’inversione di rotta rispetto alla sua recente attività. Il biglietto verde è sceso per un po’, con le aspettative a intermittenza per un ulteriore stimolo statunitense che spingevano o pesavano sui mercati, a seconda dello stato delle trattative al Congresso. Ora che è stato raggiunto un accordo nel fine settimana, con un voto sul piano atteso nel corso della giornata, il dollaro schizzerà ancora di più?
Non pensiamo. Ecco perché.
Tanto per cominciare, la valuta non sta salendo nel vuoto. I Buoni del Tesoro sono in salita per l’avversione al rischio, sulla scia dei timori per un nuovo ceppo di coronavirus nel Regno Unito che ridimensionano l’ottimismo per i vaccini proprio ora che stanno iniziando le campagne di vaccinazione in tutto il mondo. I funzionari si aspettano che l’immunizzazione sia efficace per il nuovo ceppo, ma non è ancora stato dimostrato.
Inoltre, sebbene un altro round di stimoli USA possa diluire il valore di ogni dollaro già in circolazione, ci si aspetterebbe che i trader vendano la valuta quando un nuovo pacchetto di stimolo sembra essere una certezza, ma non è questo il caso oggi. Sembrerebbe che i nuovi fondi siano già stati messi in conto.
I venditori stanno coprendo le short per restituire i contratti ai broker, aggiungendo domanda all’equazione.
Tuttavia, a giugno, l’economista Stephen Roach aveva avvertito che il massiccio passaggio allo stimolo fiscale avrebbe spazzato via il tasso di risparmio nazionale ed il deficit del conto corrente USA. All’epoca, eravamo ribassisti sul dollaro e i segnali tecnici indicavano altrettanto; il dollaro era scambiato a 97,00.
Ora che oscilla vicino al livello di 90, dopo essere crollato di ben il 13% dai massimi di marzo, potrebbe essere arrivato il momento per una ripresa del dollaro? Sebbene il dollaro possa sicuramente vedere un rally di correzione, noi scommettiamo su un calo continuato a lungo termine.
Grafico giornaliero DXY
Innanzitutto, l’attuale mossa al rialzo potrebbe non essere nient’altro che parte di una mossa di ritorno alla flag ribassista che il biglietto verde sta al momento testando.
Secondariamente, anche se dovesse aver raggiunto la maggior parte dell’obiettivo di ribasso implicito della flag e anche se il dollaro dovesse distruggere il pattern di continuazione, è comunque scambiato all’interno di un canale discendente dal picco di marzo. Di conseguenza, tocca ai tori spingere il dollaro sopra il canale. Fino a quando non succederà, scommettiamo sul trend.
Notiamo che l’indice RSI ha segnato un bottom, ma ha visto un breakout del suo canale di slancio discendente.
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero aspettare un rally all’apice del canale.
I trader moderati rischierebbero una short se la flag dovesse confermare la resistenza, con almeno una candela lunga rossa in calo dalla flag.
I trader aggressivi dovrebbero andare short ora, dal momento che c’è un rapporto rischio-ricompensa straordinario, con il prezzo proprio contro il bottom della flag, ammesso che comprendano ed accettino il rischio e che si preparino allo scambio con un piano impegnativo.
Ecco un esempio:
Esempio di trading
- Entrata: 90,90
- Stop-Loss: 91,10
- Rischio: 20 punti
- Obiettivo: 89,90
- Ricompensa: 100 punti
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:5