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Dopo l'accordo sul tetto al debito USA, si torna ad inflazione e Fed

Pubblicato 01.06.2023, 08:28

Dopo l’approvazione nella serata di ieri alla Camera dell’innalzamento al tetto del debito americano, l’attenzione degli investitori torna su ciò che ha dominato la scena nell’ultimo anno e mezzo, ovvero l’inflazione e (di conseguenza) il rialzo tassi della Fed.

Lo abbiamo visto nella giornata di ieri, dove l’uscita del dato sui lavori JOLT migliore delle attesa ha avuto come effetto il calo dei mercati (mercato del lavoro più forte = Fed che può essere più restrittiva).

Fonte: Investing.com

Ora quindi, l’attenzione dei mercati come detto si sposta a metà giugno, dove il 13 avremo l’uscita del dato sull’inflazione, ed il 14 la riunione della Fed con la comunicazione dei tassi di interesse da parte di Powell.

COSA ASPETTARSI

Come sempre lato inflazione, dobbiamo tenere conto dell’effetto base (da togliere) relativo allo stesso periodo dello scorso anno, pari all1%. Di conseguenza l’IPC, la cui ultima rilevazione era pari al 4.9%, dovrebbe scendere al 3.9%, a cui va aggiunta la variazione mensile attuale, attesa dagli operatori a +0.4%.

Morale: +4.9% - 1% + 0.4% = 4.3% Questo dovrebbe essere come ordine di grandezza ciò che l’IPC potrebbe risultare, salvo ovviamente sorprese o variazioni particolari. Ricordiamo che un altro calo sarà previsto a luglio, con l’effetto base pari all’1.3%.

Basterà tutto questo (a giugno) per indurre la Fed a stoppare i tassi? Vedremo, al momento (vedi sotto) sembrerebbe di sì, con le probabilità di stop (59% circa) maggiori rispetto a quelle di un nuovo rialzo (41% circa).

Fonte: Investing.com

La cosa importante da capire, è che la Fed non vuole ripetere l’errore fatto in periodo post pandemico, dove pubblicamente dichiarava l’inflazione come “transitoria”, salvo poi correre frettolosamente ai ripari. Potendo scegliere, e finchè l’economia non darà segnali chiari di cedimento, manterrà un atteggiamento restrittivo.

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In ogni caso da qui a luglio è probabile che vedremo finalmente questo stop ai rialzi. I mercati per il momento proseguono per la propria strada, nonostante tutto lo scetticismo, con le seguenti performance a maggio dei listini USA, spinti soprattutto dal comparto tech:

Le statistiche storiche, come detto più volte, hanno sempre registrato anni positivi (vedi mia precedente analisi) in attesa di concludere giugno e fare il punto sulla prima metà dell’anno, aspettiamo quindi inflazione e Fed.

Per quanto riguarda la costruzione dei portafogli invece, potete iscrivervi gratuitamente al prossimo webinar del 15 giugno “Asset Allocation: come costruire un portafoglio profittevole” cliccando a QUESTO LINK.

Alla prossima!

"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore"

Ultimi commenti

Il sistema economico è tutta Na truffa.Ovviamente legalizzata.Basti pensare al debito degli stati creato ad hoc x imprigionare scelte opinioni valori. La riprova è semplice come può generare debito una società ricca dove gli utili di ritorno son di gran lunga superiori alle uscite? Ed ecco che s inventano il debito facendo sparire gli utili. Sono trucchi contabili. Come si fanno sparire gli utili nei conti di intere nazioni? Semplice sovraprezzando la spesa pubblica. Il resto è mancia.
è una congiura dei marziani con gli americani x in.c,u.l,ar,e il popolo ti consiglio di camminare con le mani a protezione mr jordan
ma si può essere in balia di queste truffe?!... Ovviamente la questione è NORMALIZZATA per gli abituati, a me però continua a fare schifo
Secondo me la Fed non alza più i tassi .
Ah
anche se dovesse alzare i tassi sarà in percentuale minima, ormai anche lì si è arrivati a livello massimo
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