Fortemente correlati al Bitcoin (BTC) ma più volatili del BTC stesso, i titoli di mining di bitcoin hanno registrato un notevole rialzo negli ultimi tre mesi. Mentre il Bitcoin ha registrato una performance negativa dell’1% in tre mesi, il Valkyrie Bitcoin Miners ETF (NASDAQ:WGMI) è salito di quasi il 28% nello stesso periodo.
È prevedibile, date le aspettative operative delle varie società. A loro volta, queste ultime influenzano la percezione degli investitori riguardo alla promessa di un miglioramento della tecnologia e dell’infrastruttura di mining. Inoltre, alcune società si dedicano a iniziative di cloud hosting per diversificare i propri flussi di reddito.
Il calo del Bitcoin dai massimi mensili di 71,6k dollari all’intervallo di 64k dollari ha ulteriormente stimolato la speculazione degli investitori, dato che nessuno dei fondamentali del Bitcoin è cambiato. Al contrario, con il deficit del bilancio federale che ha superato i 1.200 miliardi di dollari nei primi otto mesi dell’anno fiscale 2024, la necessità di una moneta sana decentralizzata sembra più urgente che mai.
In un’opportuna combinazione, l’ex presidente Trump ha dato impulso all’industria del mining di Bitcoin affermando che il mining di Bitcoin rimanente dovrebbe rimanere negli Stati Uniti. Ecco i tre titoli minerari di Bitcoin che garantiscono questo potenziale.
Core Scientific, Inc.
Precedentemente legata alla bancarotta alla fine del 2022, Core Scientific Inc (NASDAQ:CORZ) è ora legata a una rapida crescita. Da un anno all’altro, il titolo CORZ è salito del 162%, il triplo della performance del Bitcoin. Dopo l’approvazione del piano di ristrutturazione del Chapter 11, la società di mining ha riacquistato la quotazione al Nasdaq lo scorso gennaio.
“Quando i prezzi dei bitcoin sono diminuiti e i prezzi dell’energia elettrica sono aumentati, ovviamente questo ha danneggiato la nostra posizione di free cash flow con leva finanziaria, oltre che il nostro bilancio, dal momento che stavamo trasportando bitcoin in bilancio”.
Adam Sullivan, CEO di Core Scientific alla CNBC
Da allora, il titolo CORZ è stato notevolmente rafforzato dalla proposta di un accordo interamente in contanti del valore di 1,02 miliardi di dollari con il fornitore di cloud CoreWeave, che Core ha rifiutato perché “sottovalutava significativamente l’azienda”.
Tuttavia, il miner ha esteso il suo contratto di 12 anni IA, fornendo a CoreWeave 200MW di potenza di calcolo per le sue operazioni di calcolo ad alte prestazioni (HPC). A questo scopo, CoreWeave utilizza le GPU di Nvidia (NASDAQ:NVDA) e paga anche la conversione dell’infrastruttura di mining di Core Scientific in centri dati specifici per le applicazioni.
Il fatturato medio annuo stimato di questo nuovo afflusso è di circa 290 milioni di dollari. Nei risultati del primo trimestre, Core Scientific ha registrato un utile netto di 210,7 milioni di dollari contro una perdita netta di 0,4 milioni di dollari nel trimestre precedente, guadagnando 2.825 BTC.
Si tratta di una cifra presumibilmente superiore a quella di qualsiasi altro minatore quotato in borsa in Nord America. Con 745 MW di potenza disponibile, Core Scientific ha una capacità di 25,5 EH/s, di cui 6,2 EH/s sono destinati ai servizi di cloud hosting.
Il prezzo massimo storico di CORZ è stato di 10,33 dollari il 14 giugno, ora a 8,81 dollari per azione.
Iris Energy
Questa società di mining di bitcoin si concentra sulla scalabilità sostenibile, il che significa che il 100% dell’energia proviene da fonti rinnovabili. A giugno, Iris Energy Ltd (NASDAQ:IREN) ha estratto 230 BTC a maggio con una capacità di 10 EH/s, con l’obiettivo di espandersi a 30 EH/s nel quarto trimestre.
Come Core Scientific, Iris Energy ha diversificato i servizi cloud di intelligenza artificiale, offrendo 816 GPU Nvidia H100. Nel complesso, l’azienda prevede di espandersi fino a 510 MW di energia rinnovabile entro la fine del 2024, rispetto agli attuali 260 MW.
Iris Energy ha dichiarato di avere zero debiti e 322 dollari di riserve di liquidità. Il primo trimestre si è concluso con un utile netto di 8,6 milioni di dollari contro una perdita netta di 5,2 milioni di dollari nel trimestre precedente. Attualmente quotate a 13,95 dollari, le azioni IREN (BIT:IREE) sono ben al di sopra del loro minimo di 52 settimane, pari a 2,79 dollari, e sono uscite dal territorio delle “penny stock”.
Dall’inizio dell’anno, il titolo IREN ha registrato una crescita del 107%, superando anche la performance del Bitcoin.
TeraWulf
Terawulf Inc (NASDAQ:WULF) ha attirato l’attenzione degli investitori come una delle prime società di mining di Bitcoin a sfruttare l’energia nucleare. In particolare, il suo sito “Nautilus” è adiacente alla centrale nucleare Susquehanna della Pennsylvania.
Ciò significa che TeraWulf ha un’impronta di carbonio prossima allo zero e utilizza il 95% di energia a zero emissioni di carbonio. A marzo, l’azienda opera con una capacità di 100 MW, grazie al sito della Pennsylvania. Nel rapporto sugli utili del 1° trimestre di maggio, TeraWulf ha quasi raddoppiato i fatturati, raggiungendo i 42,4 milioni di dollari rispetto ai 23,3 milioni dello stesso trimestre dello scorso anno.
Avendo estratto 1.057 BTC, rappresenta un aumento dell’8,9% rispetto all’anno precedente. Il trimestre si è concluso con un utile lordo di 28 milioni di dollari, rispetto ai 14,4 milioni dell’anno precedente, e la riserva di BTC di TeraWulf è stata valutata 56,8 milioni di dollari.
Dall’inizio dell’anno, il titolo WULF è in rialzo dell’85%. Dal prezzo medio di 52 settimane di 2,01 dollari, le azioni WULF valgono ora 4,39 dollari per azione.
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Né l’autore, Tim (BIT:TLIT) Fries, né questo sito web, The Tokenist, forniscono consulenza finanziaria. Vi invitiamo consultare la nostra politica del sito web prima di prendere decisioni finanziarie.