Negli Stati Uniti, l'indice che misura la performance del settore manifatturiero “Ism”, è diminuito a settembre, deludendo le attese degli analisti. L'indice di riferimento redatto dall'Institute for Supply Management è sceso a 59,8 punti, dai 61,3 di agosto; gli analisti avevano previsto un dato a 60,1 punti.
Le componenti dell'indice, quella sull'occupazione è passata da 58,5 a 58,8 punti, quella sui prezzi è scesa da 72,1 a 66,9 punti, quella sui nuovi ordini è calata da 65,1 a 61,8 punti e quella sulla produzione è passata da 63,3 a 63,9 punti.
Sempre negli Stati Uniti, le spese per costruzioni, sono aumentate dello 0,1% rispetto a luglio a 1.318 miliardi di dollari annui, mentre le attese erano per un +0,5 per cento. Il dato di luglio è stato rivisto da +0,1 a +0,2 per cento.
Le spese per costruzioni private sono diminuite per il terzo mese consecutivo, questa volta dello 0,5%, ma rispetto a un anno prima sono cresciute del 4,4 per cento. Le spese per edifici pubblici sono aumentate del 2% rispetto al mese precedente e del 14% rispetto a un anno prima, le spese governative sono state di 316,74 miliardi annui, il livello di maggior spesa pubblica dal luglio 2009. Le spese per costruzioni private residenziali sono diminuite dello 0,7%, terzo declino in quattro mesi. In totale, nei primi otto mesi dell'anno, l'incremento è stato del 5,3% rispetto allo stesso arco temporale del 2017.
Oggi a Wall Street, l'indice Dow Jones è salito dello 0,65%, mentre lo S&P 500 ha guadagnato lo 0,56%, e Nasdaq ha segnato un +0,68%.
A livello societario sotto i fari General Electric (NYSE:GE) che balza di oltre il 12% a 12,68 dollari in scia alle dimissioni del CEO John Flannery, nominato a giugno del 2017.
Al suo posto Lawrence Culp Jr., la cui nomina ha effetto immediato.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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