Rassegna giornaliera sul mercato forex, 24 agosto 2020
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management
È l’ultima settimana di agosto e durante questo periodo dell’anno i mercati sono solitamente molto calmi. Molti sono in ferie a godersi gli ultimi sprazzi d’estate con la famiglia prima dell’inizio della scuola. Nonostante il 2020 sia un anno come nessun altro, dovrebbe esserci meno partecipazione, il che significa range di trading stretti o bassa liquidità. Il dollaro USA è decisamente sovra venduto contro le valute ad alto beta come euro, sterlina, dollaro australiano, neozelandese e canadese. Con la fine dei sussidi extra di disoccupazione, la ripresa USA sta perdendo slancio e l’attività manifatturiera nelle regioni di New York e Philadelphia scende. Questa settimana in calendario ci sono pochi eventi che potrebbero influenzare le valute, ma ci aspettiamo soprattutto prese di profitto di fine estate su posizioni short del dollaro e scambi cauti.
Per il biglietto verde, l’evento più importante sarà il discorso del Presidente della Fed Jerome Powell a Jackson Hole. Non ha altra scelta se non quella di essere cauto poiché nonostante i nuovi casi negli USA si stiano stabilizzando, gli americani disoccupati stanno ricevendo meno sussidi, e questo vuol dire che le vendite al dettaglio ne risentiranno. Considerando che la Fed non ha intenzione di alzare i tassi per il prossimo anno, le previsioni di Powell non dovrebbero suscitare grandi movimenti sui mercati. Piuttosto, gli investitori saranno interessati alla possibilità di un obiettivo di inflazione. L’inflazione è bassa e se la banca centrale intende spingere le aspettative Powell potrebbe suggerire un target specifico per il deflatore del PCE. Sono attese anche le revisioni del PIL del 2° trimestre, oltre e redditi e spese procapite. I dati di luglio dovrebbero essere migliori, in quanto il calo dei consumi è previsto per agosto.
L’S&P 500 ed il Nasdaq hanno toccato i massimi storici dopo le notizie positive sul vaccino contro il coronavirus e sui nuovi trattamenti. Anche i rendimenti dei titoli USA sono saliti nell’ottimismo generale dei mercati. Il cambio USD/JPY è salito, ma il dollaro è stato più forte contro le altre principali valute. Oltre all’indice trimestrale sulle vendite al dettaglio in Nuova Zelanda, non sono stati rilasciati dati economici importanti nelle ultime 24 ore. La spesa dei consumatori in Nuova Zelanda è scesa più del 14% nel secondo trimestre – un dato migliore del previsto ma che rimane il maggiore calo mai registrato e che spiega la performance del NZD. I dollari di Australia e Canada sono scesi contro il biglietto verde, ma il dollaro australiano è stata la migliore valuta contro il biglietto verde, mentre il CAD è stata la più debole.
Il cambio EUR/USD, ha respinto 1,1850 e sarà al centro dell’attenzione domani con il report IFO tedesco e le revisioni sul PIL del 2° trimestre. Nonostante il sentimento degli investitori sia migliorato, gli indici PMI sono più deboli, un segnale che l’economia della zona euro sta perdendo slancio. Questo indica che il report IFO tedesco potrebbe scendere e trasformare il rimbalzo del cambio EUR/USD in una correzione più severa. Inoltre, in Europa i nuovi casi di coronavirus stanno salendo e Germania, Italia e Spagna venerdì hanno riportato il maggiore aumento di casi da aprile. Con la riapertura delle scuole e l’arrivo dei picchi influenzali, i timori per una seconda ondata potrebbero sostenere l’euro.