La correzione originata dal massimo del 20 agosto scorso ha spinto il cambio eurodollaro sul supporto offerto a 1,31 circa dal 50% di ritracciamento del rialzo dai minimi di luglio. Da quei livelli si e' visto un rimbalzo che ha riportato i prezzi in area 1,33, allonantanando senza cancellarlo il rischio di nuovi cali. La violazione di 1,31, anticipata da discese sotto 1,3230, rischierebbe di anticipare un'inversione della tendenza ascendente in forza dal minimo di luglio. Attesi in quel caso successivi approfondimenti in direzione dei minimi annuali allineati a 1,2750/1,28, supporto intermedio a 1,3030. Al momento nuove concrete manifestazioni di forza sono attese solo con i corsi oltre 1,33, circostanza che favorirebbe un attacco alle resistenze a 1,34/1,3450: si tratta di riferimenti decisivi in ottica di medio periodo dato che al di sopra degli stessi EUR/USD avrebbe la strada spianata per un ipotetico ritorno sul record di inizio anno di area 1,3710, dal quale poter poi eventualmente riattivare il movimento ascendente originato dal minimo dell'estate 2012 in area 1,2050. ![<span class=]()
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Fase critica per l’Euro anche contro Sterlina. Il cambio e' sceso infatti il 6 settembre sui supporti posizionati in area 0,84, minimi di inizio e fine aprile. L'eventuale violazione di questo livello determinerebbe il completamento del potenziale doppio massimo in formazione da febbraio in area 0,88 (secondo picco quello di fine luglio), una figura ribassista capace di proiettare i corsi sugli 0,8230 almeno, ma con un obiettivo ideale ancora più in basso a 0,7950/0,80. Per allontanare tale scenario le quotazioni dovrebbero innanzitutto tornare stabilmente oltre quota 0,85 e successivamente sfruttare questa base per avvicinarsi al massimo di fine agosto a 0,8651. Una vittoria oltre questo ultimo ostacolo anticiperebbe un attacco al top estivo a 0,8772 e quindi a quello di febbraio a 0,8815, resistenza decisiva da superare per assistere all'uscita definitiva dal canale ribassista in forza da fine 2009.