I tori del gas naturale ne sanno qualcosa di prezzi negativi. Sanno anche quando è il momento di approfittarne: soprattutto ora, con il sole che tramonta sull’illustre cugino del gas, il greggio.
Ben prima di vedere i prezzi sotto zero di lunedì per il greggio USA, il gas naturale del giorno dopo presso l’hub di Waha nel Bacino Permiano nel Texas occidentale era già andato in territorio negativo numerose volte. In effetti, quasi esattamente un anno fa (il 22 aprile 2019), Waha aveva registrato -40 centesimi per milione di Btu.
Questo fenomeno era stato dovuto ad un esubero delle scorte esacerbato dal gas associato derivante dalle trivellazioni di petrolio da scisto nel Permiano, il secondo più grande bacino di gas da scisto degli Stati Uniti.
Il mercato del gas naturale era stato colpito un anno fa, quando il greggio andava alla grande
Quando il gas naturale veniva abbattuto un anno fa, il greggio stava schizzando. Il contratto con consegna successiva del West Texas Intermediate USA aveva segnato il massimo di quasi 6 mesi di 66,30 dollari al barile il 22 aprile 2019, quando la stretta del Presidente Donald Trump sulle esportazioni di greggio iraniano aveva creato un mercato del greggio artificialmente teso.
Un anno dopo, la differenza non potrebbe essere più netta.
Prezzi settimanali dei future WTI
Il WTI ha registrato il tonfo peggiore della storia questa settimana per via di uno tsunami di greggio che ha inondato il mercato senza compratori né spazio per l’immagazzinamento, mentre le serrate economiche dovute alla pandemia di coronavirus hanno causato una perdita della domanda senza precedenti.
Ora è il contrario
Ma i future del gas naturale sull’Henry Hub del New York Mercantile Exchange hanno toccato i massimi di nove settimane di 1,97 dollari per mmBtu questa settimana. Il motivo? Gli stessi fattori che hanno causato il crollo del greggio (ossia il fatto che la situazione di scorte enormi del greggio si risolva con i tagli della produzione di scisto che eliminerebbero dal mercato anche buona parte del gas associato) stanno migliorando i fondamentali del combustibile.
Grafico prezzo settimanale future gas naturale
Sebbene il gas fosse già al rialzo da giovedì scorso nelle aspettative che un clima più freddo possa spingere la domanda per il riscaldamento, i guadagni sono accelerati quando il greggio è entrato in territorio negativo lunedì.
Dopo un’ondata di prese di profitto martedì, i future sull’Henry Hub hanno ripreso a salire nella seduta di ieri quando l’Oklahoma, il quarto maggiore produttore di greggio USA, ha permesso ai suoi trivellatori di chiudere i pozzi senza perdere gli affitti.
“Molte stime recenti indicano che la produzione di gas scenderà tra i 5 e gli 8 miliardi di piedi cubici al giorno entro la fine di quest’anno, e molta di questa riduzione sarà dovuta alle minori trivellazioni di greggio e di gas associato”, afferma Dan Myers, analista dell’agenzia di consulenza sul rischio del gas Gelber & Associates, con sede a Houston.
Previsto dato rialzista sulle scorte di gas
L’ottimismo si unisce alle aspettative in un certo senso rialziste sul rapporto scorte-domanda del gas naturale nei dati settimanali della Energy Information Administration attesi alle 10:30 ET (14:30 GMT) di oggi.
Le previsioni degli analisti intervistati da Investing.com sono di un’iniezione di 39 miliardi di piedi cubici di gas nelle scorte la scorsa settimana, rispetto ai 92 della stessa settimana di un anno fa ed alla media quinquennale (2015-2019) di 49 miliardi.
L’aumento minore è probabilmente dovuto ad un utilizzo maggiore del riscaldamento da parte degli americani chiusi in casa la scorsa settimana, con il clima diventato più freddo.
I dati raccolti da Investing.com mostrano che il clima della scorsa settimana è stato lievemente più freddo del normale con 105 gradi giorno di riscaldamento (HDD) contro la media trentennale di 74 HDD sul periodo. Gli HDD misurano di quanti gradi la temperatura media giornaliera è inferiore ai 65 gradi Farenheit (18 gradi Celsius) e vengono usati per stimare la domanda per il riscaldamento di abitazioni e uffici.
E sebbene le chiusure in Oklahoma siano state approvate solo ieri, la produzione di gas dovrebbe essere scesa la scorsa settimana per via degli impianti disattivati in precedenza dai trivellatori di greggio.
“In una normale settimana di fine inverno, il livello di gradi giorno di riscaldamento la scorsa settimana avrebbe dovuto comportare un calo marginale delle scorte”, afferma Myers.
“Tuttavia, la distruzione della domanda per il COVID-19 continua a lasciare una considerevole quantità di gas in eccesso sul mercato e contribuisce all’incertezza sulle previsioni sulle scorte”.
Previsto clima primaverile “amplificato”
Nelle settimane successive, Myers spiega che le iniezioni potrebbero accelerare rapidamente tornando ai livelli della media, “sebbene un clima primaverile relativamente amplificato limiterà le iniezioni ad un livello inferiore allo scorso anno per ora”.
Sul fronte del clima, temperature al di sopra della norma dovrebbero registrarsi negli Stati Uniti occidentali e meridionali nei prossimi 11-15 giorni, afferma Dominick Chirichella, direttore del rischio e del trading dell’Energy Management Institute. Aggiunge:
“Dovrebbe restare un clima più caldo nella parte sudoccidentale, ma le anomalie diminuiranno un po’. La parte nordoccidentale vedrà un raffreddamento verso livelli più stagionali andando in avanti. Temperature inferiori alla norma dovrebbero registrarsi nella parte superiore del Midwest fino al Nordest, con un freddo maggiore in New England”.
Regna il contango
Le aspettative di consumi stagionalmente maggiori di gas in estate per il raffreddamento quest’anno e nel gennaio 2021 per il riscaldamento invernale hanno comportato un’impennata sproporzionata dei prezzi del gas sull’Henry Hub con consegna successiva a maggio.
Una consegna immediata più economica rispetto a quella successiva è una dinamica nota sui mercati delle materie prime come contango. Sull’Henry Hub, il contratto di giugno, il primo mese estivo, si è attestato ieri a 2,05 dollari per mmBtu. Ma quello di settembre, l’ultimo mese estivo, si è attestato a 2,35 dollari. Il contratto di gennaio, mese picco dell’inverno 2020/21, è scambiato a 3,09 dollari.
Il contratto di maggio sull’Henry Hub registra ancora un crollo dell’11% sull’anno. Ma i guadagni del gas di questa settimana fanno segnare al contratto un rialzo del 18% su aprile, con il mese che volge al termine.
Nota: Barani Krishnan non possiede e non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.