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FX: non fidatevi della ripresa

Pubblicato 07.10.2021, 10:18
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Rassegna giornaliera sul mercato forex, 6 ottobre 2021

 Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

Ottobre è tradizionalmente un mese volatile per i mercati finanziari, e oggi abbiamo avuto un assaggio di questa inversione dell’avversione al rischio. Quando i trader USA si sono messi alle loro postazioni hanno trovato i future Dow in calo di oltre 300 punti e le valute in calo dopo la seduta europea. Dopo un’apertura negativa, valute e titoli si sono stabilizzati. Poi, dopo la chiusura di Londra, è arrivata la notizia che il leader della minoranza al Senato Mitch McConnell aveva offerto ai democratici una sospensione nel breve termine del tetto del debito USA che assicurerà i fondi al governo fino a dicembre.

Si tratta di una notizia positiva per i mercati finanziari, a prescindere da come la si possa interpretare. Purtroppo, noi non ci fidiamo del rally, in quanto la proposta di McConnell è solo una soluzione a breve termine. I repubblicani si rifiutano di considerare l’aumento nel lungo termine del tetto del debito. Se ne riparlerà a fine novembre o inizi di dicembre.

Inoltre, eliminando i rischi immediate di default, i politici hanno rafforzato le condizioni di un tapering della Federal Reserve a partire dal mese prossimo. Gli investitori hanno bloccato i profitti all’inizio della settimana per via dei timori sull’inflazione e sui rendimenti più elevati. Non ci vorrà molto prima che tornino queste preoccupazioni. Potrebbe esserci una boccata d’aria per i prezzi se gli USA dovessero rilasciare le riserve di petrolio di emergenza, ma questa opzione è solo uno “strumento in considerazione” secondo la Segretaria per l’Energia Jennifer Granholm. 

Nel frattempo, il dollaro USA potrebbe risalire in vista del report di venerdì sull’occupazione. Secondo i dati ADP, l’occupazione è salita più del previsto a settembre. Gli economisti su aspettano dati sull’occupazione non agricola più forti ed un tasso di disoccupazione più basso questa settimana. Sebbene la componente del settore dei servizi dell’ISM  sia salita leggermente, l’attività del settore dei servizi in genere è salita più rapidamente a settembre.

Il dollaro neozelandese è stata la valuta peggiore della giornata. La Reserve Bank of New Zealand è stata una delle prime banche centrali ad aver alzato i tassi di interesse, ma l’aumento di 25 punti base è stato inferiore alle attese del mercato. Il dollaro neozelandese è sceso di oltre un punto percentuale contro il dollaro USA. Poco è importato che la RBNZ abbia inasprito al sua politica per la prima volta dopo sette anni o che abbia detto che ci si aspetta un’ulteriore riduzione dello stimolo monetario. I trader si sono concentrati sulla mossa inferiore alle attese e sull’aumento dei contagi da coronavirus.

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