“Anche se la finestra è la stessa, non tutti quelli che si affacciano vedono le stesse cose: la veduta dipende dallo sguardo” (Alda Merini)
Gli indici principali di Wall Street chiudono per il terzo mese consecutivo al rialzo. Gennaio mantiene quindi intatto il trend rialzista iniziato nel mese di novembre scorso. Febbraio inizia quindi sotto i migliori auspici sull’onda delle aspettative di un ribasso dei tassi di interesse. Perché il punto non è “se” ma “quando” avverrà l’inversione della politica monetaria che ha portato il costo del denaro ai massimi da 22 anni. Questa attesa muoverà quindi i listini nel corso dei prossimi mesi, sempre sotto la spinta da dati macro che potrebbero accelerare o rallentare l’inizio del nuovo corso. In questa prospettiva da considerare anche qualche “statistica” storica: se l’S&P 500 chiude gennaio al rialzo va così tutto l’anno, dal 1952 se l’S&P 500 chiude gennaio sopra il +2%, la performance dell’anno è positiva a doppia cifra. Altro elemento da considerare: sia il Dow Jones che il Nasdaq sono sui massimi storici, quest’ultimo trascinato ancora dai magnifici 7. A gennaio chiusura positiva anche per l’Europa sebbene in maniera più contenuta. Nel mese in cui la SEC ha dato il via libera all’ETF Spot sul Bitcoin la criptovaluta ha chiuso in rialzo del 2%. Infine l’FTSE Mib 40 che ha chiuso il mese in rialzo dell’1,5%, a un passo dai 15mila punti, livello che non tocca da 15 anni.
Gli investitori chiedono troppo
La reporting season Usa sta andando molto bene ma per gli investitori pare non sia abbastanza. Per i magnifici 7, che hanno battuto le attese, non sono mancate le vendite. Dopo la diffusione dei conti hanno sofferto Alphabet (NASDAQ:GOOGL), ed AMD (NASDAQ:AMD) i cui outlook hanno destato preoccupazioni per tassi di crescita non abbastanza elevati per gli operatori. L’attenzione sul comparto tecnologico resta elevato con i Ceo di Tik Tok, Snapchat e Facebook (NASDAQ:META) sotto accusa da parte del congresso Usa per la mancata sicurezza nei confronti degli utenti più piccoli nell’uso dei social network. Infine Tesla (NASDAQ:TSLA) con la decisione a sorpresa di un giudice del Delaware che ha deciso di congelare il maxi compenso di Elon Musk, ovvero $56 miliardi in forma di stock option. La storia inizia nel 2018 quando Musk ottenne un piano di stock option basato su una serie di target economico-finanziari che sembravano irraggiungibili ed invece sono stati centrati. Da qui il maxi premio che ora viene messo in discussione perché secondo il giudice quel premio sarebbe stato deciso da un comitato non indipendente. Ma la partita è solo all’inizio. A guadagnarci per ora, sono i soci di Tesla che in caso di conferma vedranno risparmiare alla propria società un importo consistente da destinare magari a investimenti i per esempio un buy back.
Inizia la reporting season europea
Se in Usa la stagione delle trimestrali volge al termine, in Europa è solo all’inizio. La spagnola Banco Santander (BME:SAN) ha registrato un utile record per l'ultimo trimestre del 2023, battendo le previsioni, il produttore danese di farmaci Novo Nordisk ha segnato un nuovo massimo storico, confermando di essere la più capitalizzata in Europa, prevedendo un altro anno di crescita a due cifre delle vendite e degli utili operativi grazie farmaco per la perdita di peso Wegovy. Male invece il produttore svizzero di farmaci Novartis (SIX:NOVN) che ha mancato le stime sull'utile netto del quarto trimestre, mentre la svedese H&M è crollata del 10% dopo avere annunciato un calo del margine nel quarto trimestre, portando alle dimissioni dell’Amministratore Delegato dopo 4 anni di mandato. A fine marzo riporteranno infine le società dell’Euronext Growth Milan, ovvero le PMI ad alto potenziale di crescita. Un evento che potrebbe riaccendere l’interesse per le small cap che nel mese di gennaio hanno sottoperformato rispetto alle blue chip. L’ufficio studi di Integrae SIM con una copertura su oltre 60 titoli quotati darà ampia visibilità ai risultati rappresentando un punto di osservazione privilegiato per tutti gli interessati a questo mercato.