Secondo il rapporto BCE, i PMI di luglio sia per il comparto manifatturiero sia per quello dei servizi mostrano un’attuale crescita del PIL dello 0,5%, dopo lo 0,6% del secondo trimestre (e un più debole 0,4% all’inizio dell’anno).
Guardando ai Paesi, i dati suggeriscono una qualche accelerazione in Germania, un’attività più lenta in Francia e un notevole indebolimento nelle economie periferiche.
Per quanto riguarda un possibile impatto degli attriti commerciali, osserviamo che i nuovi ordinativi nel settore manifatturiero sono calati soltanto leggermente (da 53,0 a 53,2), il che lascia supporre che per il momento non ci sono effetti rilevanti sui registri degli ordini delle imprese.
Ancora segnali di debolezza in Germania, dove è stato diffuso l'indice IFO che ha mostrato nuovamente un calo.
Nel mese di luglio l'indice che misura la fiducia delle imprese tedesche si è attestato a 101,7 punti, in ribasso rispetto ai 101,8 punti della lettura precedente.
Praticamente nulla per il momento la reazione del mercato valutario con il cambio EUR/USD che si mantiene ad un soffio da quota 1,17, passando di mano precisamente a 1,169.
In Borsa, invece, dopo il dato è partito un recupero con un miglioramento del sentiment generale rispetto alla prima ora di contrattazioni.
Il FTSE 100 mostra un calo dello 0,2%, mentre il Dax30 ha azzerato le perdite iniziali e si presenta sulla parità, preceduto dal Cac40 che segna nuovi massimi con un progresso dello 0,3%, Ftse Mib è in lieve rialzo dello 0,12%.
In Asia: Hang Seng + 0,8%; Shanghai Composite + 0,1%; Kospi -0,3%; Nikkei 225 + 0,4%; S&P/ASX 200 -0,3%
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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