Come non amare l’indice S&P 500?
Dal suo lancio nel 1957, ha dato un ritorno annuale del 10,15%, con tutti i dividendi reinvestiti.
Dal debutto dell’SPDR S&P 500 ETF (SPY (NYSE:SPY)) 30 anni fa, è arrivata una raffica di ETF che replicano l’indice S&P 500. Alcuni offrono una regolare esposizione long, altri danno esposizione fattoriale, mentre alcuni impiegano i derivati per spingere i rendimenti, fornire leva o offrire esposizione inversa.
S&P 500: esposizione regolare
Come investimento, gli ETF S&P 500 presentano dei vantaggi unici che li rendono particolarmente adatti da avere in portafoglio. Tra questi:
- Percentuali di spesa basse (anche solo lo 0,03% in alcuni casi);
- Basso turnover dei fondi per via della struttura dell’indice.
- Piuttosto convenienti a livello fiscale, a causa delle distribuzioni basse che consistono perlopiù in dividendi qualificati.
- Un rigoroso processo di selezione che garantisce la qualità degli asset.
SPY al momento è il più grande e più popolare ETF S&P 500, e non è di certo il più economico. Con una percentuale di spesa dello 0,095%, l’SPDR® S&P 500 (NYSE:SPY) è quasi il triplo più costoso di rivali come Vanguard S&P 500 ETF (NYSE:VOO) o iShares Core S&P 500 ETF (NYSE:IVV).
Tuttavia, continua ad essere dominante grazie ad alcune caratteristiche: un alto volume di scambi giornaliero, un minuscolo spread bid-ask, e una catena di opzioni ben sviluppata. Per gli investitori buy-and-hold, State Street (NYSE:STT) offre una versione più a basso costo di SPY, l’SPDR® Portfolio S&P 500 ETF (NYSE:SPLG).
S&P 500: esposizione fattoriale
Gli investitori che puntano agli equity factor possono utilizzare ETF S&P 500 che implementano ulteriori screener per questi fattori.
Si tratta di ETF che hanno il potenziale di battere la performance degli ETF S&P 500 regolari, ma che possono anche incorrere in errore di tracking. Tendono inoltre ad avere commissioni più alte ed un maggiore turnover del portafoglio.
Per gli investitori value, troviamo ad esempio il Vanguard S&P 500 Value ETF (VOOV), iShares S&P 500 Value ETF (NYSE:IVE) e SPDR Portfolio S&P 500 Value ETF (SPYV).
Per gli investitori growth, ci sono il Vanguard Vanguard S&P 500 Growth Index Fund ETF Shares (NYSE:VOOG), iShares S&P 500 Growth ETF (NYSE:IVW) e SPDR® Portfolio S&P 500 Growth ETF (NYSE:SPYG).
Esistono anche ETF S&P 500 da dividendi, per gli investitori a caccia di rendimento.
Tra questi, SPDR Portfolio SPDR® Portfolio S&P 500 High Dividend ETF (NYSE:SPYD), ProShares S&P 500 Dividend Aristocrats ETF (NYSE:NOBL) e Invesco S&P 500® High Dividend Low Volatility ETF (NYSE:SPHD).
Infine, abbiamo ETF come Invesco S&P 500® Equal Weight ETF (NYSE:RSP), che prende la normale struttura top-heavy basata sulla market cap degli ETF S&P 500 regolari, e la scambia con una metodologia equal-weight.
S&P 500: maggiore esposizione
Per chi cerca rendimenti o ritorni più alti di quelli che possono essere forniti da ETF S&P 500 regolari o fattoriali, l’uso di derivati può aiutare. Per massimizzare il rendimento, gli investitori possono comprare ETF S&P 500 che fanno uso di covered call.
Per quanto questi ETF abbiano in genere una performance inferiore su base di ritorni totali su lunghi periodi, possono battere la performance quando la volatilità dei mercati è alta.
Esempi di ETF S&P 500 covered call comprendono il Global X S&P 500® Covered Call ETF (NYSE:XYLD) ed il Global X S&P 500® Covered Call & Growth ETF (NYSE:XYLG).
Per un’esposizione a leva, gli investitori possono utilizzare ETF che impiegano derivati swap. Molti di questi puntano a 2x o 3x i ritorni giornalieri dell’indice S&P 500. Questi ETF sono comunque strumenti di trading a breve termine, in quanto l’obiettivo è accurato per un solo giorno. Se tenuti a lungo termine, i risultati possono variare parecchio, a causa del compounding e della volatilità. Inoltre, tendono ad essere piuttosto costosi.
Gli attuali ETF S&P 500 a leva long sul mercato comprendono: Direxion Daily S&P 500® Bull 2X Shares (NYSE:SPUU), Direxion Daily S&P500® Bull 3X Shares (NYSE:SPXL), ProShares Ultra S&P500 (NYSE:SSO) e ProShares UltraPro S&P500 (NYSE:UPRO).
Infine, ci sono gli opposti di questi ETF, che offrono esposizione short, anche a leva. Valgono gli stessi rischi, ma con maggiore gravità. Si tratta sempre di strumenti per il breve termine.
Attualmente sul mercato ci sono, ad esempio, il ProShares Short S&P500 (NYSE:SH), ProShares UltraPro Short S&P500 (NYSE:SPXU), Direxion Daily S&P 500® Bear 1X Shares (NYSE:SPDN) e Direxion Daily S&P 500® Bear 3X Shares (NYSE:SPXS).
Contenuto pubblicato originariamente dai nostri partner di ETF Central.