Ha senso puntare su società tech in questo periodo? Secondo me sì, ma solo se si riesce a controllare il rischio.
Buongiorno utenti di Investing, come state? Spero bene. Dopo tutto, i mercati azionari americani sono ai massimi storici e anche il mercato obbligazionario governativo sta registrando una ripresa. Tuttavia, il sistema che utilizzo in collaborazione con Investing per mappare il sentiment a breve termine mostra ancora incertezza. Come mostrato nella figura seguente, il sentiment attuale è neutro (né risk on né risk off). In particolare, dal 23 maggio scorso si registra una fase di incertezza e avversione al rischio.
Per questo motivo, qualche settimana fa ho selezionato su InvestingPro un paniere di società difensive appartenenti ai settori dei beni di prima necessità, sanitario, utility e telecomunicazioni. Ho scelto aziende con un fair value compreso entro il 10% di deviazione standard, che offrono alti dividendi (pari o superiori al 2,5%) e presentano una bassa volatilità rispetto all'S&P 500. Le società selezionate sono PG (Procter & Gamble), PM (Philip Morris), KO (Coca Cola (NYSE:KO)), PEP (PepsiCo), NEE (NextEra Energy), TMUS (T-Mobile US) e MRK (Merck). L'andamento ponderato del paniere di azioni è rappresentato nella figura precedente.
Nella watchlist rappresentata nella figura successiva, si può vedere che tutte le società rientrano ancora entro il 10% di scostamento dal loro fair value. La società che si discosta maggiormente dal valore reale stimato da vari modelli di analisi fondamentale di InvestingPro è PepsiCo, penalizzata dagli investitori più di altre aziende del settore nell’ultimo periodo.
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Tuttavia, negli ultimi giorni, utilizzando la sezione "filtri" (con criteri di market cap superiore a 100 miliardi, fair value entro una deviazione standard del 10%, e appartenenza ai settori informatica e servizi di comunicazione), ho notato che non tutte le società tecnologiche hanno valutazioni estreme. Alphabet (NASDAQ:GOOGL), Meta Platforms (META) e Netflix (NASDAQ:NFLX) rientrano esattamente in questa categoria.
Analizziamo i titoli, iniziando da Alphabet nella figura successiva.
La società ha mostrato un forte trend rialzista dall'inizio dell'anno, registrando un aumento di circa il 35% dal 6 marzo, trainato dall'euforia legata all'intelligenza artificiale. Recentemente, ha attraversato una fase di lateralizzazione. È ancora da capire se questa fase sarà un periodo di consolidamento, con un possibile aumento dei prezzi, o di distribuzione, con una potenziale correzione al ribasso del prezzo. Attualmente, la società è valutata a una distanza del 9.7% rispetto alla media del target degli analisti e, secondo 14 modelli di analisi fondamentale, è considerata in linea con il suo valore reale.
Per quanto riguarda META, è stata penalizzata dopo l'ultima comunicazione sugli utili, ma ha registrato una performance positiva del +24% dal 25 aprile. Attualmente, il suo prezzo dovrebbe scendere del 6.6% per ritornare al suo valore equo, fissato da InvestingPro a 470.8$. Al momento, il prezzo è in linea con la media del target degli analisti, che è di 520.83$.
Netflix ha seguito un percorso simile a Meta nell'ultimo periodo: dopo l'ultima comunicazione sugli utili, dalla fine di aprile all'inizio di maggio il prezzo ha toccato un minimo a 547$, per poi ripartire al rialzo. Ha registrato un aumento di circa il 22%, superando la media del target degli analisti fissata a 646.37$. Curiosamente, questo livello sembra aver agito come una resistenza, ma è stato superato con forza durante l'ultima sessione di venerdì, portando il prezzo attuale a 669.38$. Il fair value medio stimato dai modelli di Investing è di 635.37$.
Detto ciò, sarebbe sensato puntare su queste tre società nonostante il contesto di incertezza, a condizione di non compromettere la natura difensiva del paniere di azioni. Si osservi la figura successiva.
La figura mostra l'andamento ponderato delle società difensive e il suo coefficiente di rischio relativo, un indicatore da me elaborato per misurare il rischio del portafoglio in base a parametri di volatilità. Questo coefficiente è uno spread, dove il minuendo rappresenta il rischio associato al portafoglio e il sottraendo si riferisce al rischio di un parametro di riferimento nel mondo degli investimenti, i lazy portfolios, in particolare di un paniere ponderato di questi ultimi! Spesso si sostiene (con ragione) che puntare sui lazy portfolios nel lungo periodo può essere più logico in quanto generano rendimenti mantenendo una bassa volatilità e basso rischio (più o meno a seconda del caso); questo è il motivo per cui li ho presi come punto di riferimento. Nel mio calcolo, ho preso spunto dallo spread obbligazionario ad alto rendimento, che confronta i rendimenti dei bond societari high yield con quelli più "sicuri" del tesoro americano.
Se lo spread è superiore a zero, il portafoglio è considerato più rischioso rispetto al paniere di lazy portfolios; valori inferiori a zero attribuiscono al portafoglio azionario un carattere difensivo. Come avrete notato, il coefficiente di rischio relativo è pari a -0.84. Aggiungendo un "vagone" composto da 3 azioni di GOOGL, una di NFLX e una di META a questo "trenino difensivo", il rischio aumenta da -0.84 a -0.48, ma rimane comunque in territorio difensivo!
Considerando questo approccio, avrebbe senso puntare sulle società tecnologiche, pur specificando che non sto parlando di orizzonti temporali giornalieri o a lungo termine: mi riferisco a modificare l'assetto di un paniere di azioni in risposta alle condizioni di mercato, con una frequenza variabile. Ad oggi, in un contesto di incertezza, questo paniere rimane comunque difensivo. Come illustrato nella figura successiva, l'assetto si è dimostrato difensivo già dalla metà del 2021, anche grazie al fatto che diversi lazy portfolios si erano mostrati rischiosi poiché avevano subito perdite significative in quel periodo, soprattutto a causa del peso degli investimenti in obbligazioni (come nel caso del portafoglio di Dalio).
Nella figura successiva è possibile visualizzare il riepilogo delle posizioni. Se vedete TLT in fondo, è perché attualmente si stanno verificando condizioni che in passato hanno permesso a questa classe di obbligazioni di ottenere buone prestazioni. Tuttavia, ne parleremo nella prossima analisi!
Se avete il piacere che analizzi qualche titolo o un paniere di titoli, fatemelo sapere nei commenti. A presto!