Crollo o correzione dei mercati? In ogni caso, ecco cosa fare adessoVedi i sopravvalutati

I listini europei chiudono l’ottava in parità

Pubblicato 21.11.2015, 15:00
UK100
-
FCHI
-
DE40
-
IT40
-
BARC
-
TLIT
-
VIV
-
GALP
-
ISP
-
CRDI
-
LDOF
-
PMII
-
ENI
-
A2
-
EMII
-

Quadro macro economico

Sostanziale parità per le borse del vecchio continente che dopo i recenti guadagni hanno preferito la prudenza in una giornata caratterizzata dalle notizie in arrivo dal Mali (dove un commando jihadista ha attaccato un albergo della capitale Bamako). Chiusura positiva per l’indice tedesco, il Dax, salito dello 0,31% mentre l’Ibex ha terminato in rosso dello 0,62%. Sostanziale parità per FTSE 100 a +0,07% e Cac40 a -0,08%.


FTSE MIB ha chiuso in ribasso dello 0,23% non sfruttando l’andamento positivo di Wall Street.

In rosso la maggior parte dei titoli bancari con Unicredit (MI:CRDI) (-2,08%) che ha pagato la bocciatura di Barclays (L:BARC) a underweight dal precedente equalweight. Restando nel comparto le vendite hanno colpito anche Banca Popolare dell Emilia Romagna (MI:BPEm) (-1,73%), Banca Popolare di Milano Scarl (MI:PMII) (-1,34%) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (-1,26%). Male A2A (MI:A2) (-1,45%) in scia alle indiscrezioni de Il Correre secondo cui il Cda di Cogeme, socio con il 31% di Linea Group Holding, avrebbe bocciato l’offerta vincolante messa sul tavolo dall’utility lombarda per il 51% di LGH. ENI SpA (MI:ENI) ha perso lo 0,73% dopo aver concluso la cessione del residuo 4% del capitale detenuto in Galp Energia (L:0B67)

Tra i migliori di seduta da segnalare Finmeccanica (MI:SIFI) (+2,49%) e Telecom Italia (MI:TLIT) (+1,72%), con quest’ultima che ha sfruttato l’appeal speculativo dello scontro tra i fondi e Vivendi (PA:VIV).

L’ottava si chiude con poche news degne di nota. Durante la sessione europea è stata pubblicata una sola news riguardante i prezzi alla produzione della Germania, i quali segnano un calo dello 0,4%, in linea con il mese precedente ma sotto le attese degli analisti ferme al -0,2%.

Male anche la lettura annualizzata che segna un -2,3% dal -2,1% precedente e rispetto al -2% stimato dagli analisti. Durante la sessione americana, le vendite al dettaglio canadesi relative al mese di settembre sono scesa di mezzo punto percentuale rispetto al mese precedente. Gli analisti avevano stimato un +0,1%. Infine, sempre dal Canada l’inflazione ha segnato un incremento dello 0,1%. Il dato è in linea con le stime. La giornata finisce con l’indice che misura la fiducia dei consumatori nella zona euro, che nel mese di novembre si è attestato a -6 punti. Gli analisti avevano stimato -7,5 punti, non lontano dai -7,6 punti della precedente rilevazione.

A dettare l’andamento dei mercati sono ancora una volta le Banche centrali, in particolare Fed e Bce. Ieri i verbali delle ultime riunioni di questi istituti hanno evidenziato sempre di più la divergenza di politica monetaria: da un lato la Fed pare intenzionata ad alzare i tassi d’interesse a dicembre per la prima volta dal 2006, dall’altro la Bce, come ribadito questa mattina da Mario Draghi, sembra orientata ad ampliare il suo quantitative easing. L’attesa per il potenziamento del QE si è sentita sui titoli di Stato dell’Eurozona: in particolare il bond governativo biennale tedesco ha toccato i minimi storici a -0,389 per cento.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.