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Ancora una volta, a pochi giorni dalle scadenze trimestrali, prevale la debolezza sui mercati azionari. Gli indici statunitensi hanno chiuso in ribasso per la quinta giornata di fila delle ultime sei. A ciò dobbiamo aggiungere dati cinesi pessimi, che sicuramente hanno aggiunto ansia negli operatori.
Il dato più preoccupante è stato quello relativo alle vendite al dettaglio: un aumento del 2,5% a/a rispetto all'8,5% del mese precedente e al 7,0% previsto. Anche la produzione industriale sta perdendo vigore, aggiungendo il 5,3% a/a rispetto al 6,4% del mese precedente e al 5,8% previsto. I blocchi locali e gli alti prezzi delle materie prime frenano la crescita della seconda economia mondiale e si tratta di una frenata più forte del previsto.
Tecnicamente, la pressione sui mercati azionari statunitensi rispecchia ciò che abbiamo visto da aprile in poi: gli indici stanno scendendo prima della scadenza mensile o trimestrale di futures e opzioni, definito in gergo "giorno delle streghe". Va detto però che le vendite osservate sono servite per facilitare ondate di acquisti successive e chissà che anche stavolta non sia così.
Non è raro che i mercati evidenzino significative inversioni di tendenza a ridosso delle date di scadenza. Per i più cauti e conservativi il consiglio potrebbe essere quello di attendere pazientemente il "giorno delle streghe".
La debolezza conferma il quadro tecnico anche degli indici azionari cinesi. Nell'Hang Seng, H-star e A50, la pressione di vendita si è intensificata, indicando una tendenza al ribasso costante. Nel 2020 la pressione di vendita è partita proprio dai mercati cinesi ed è bene non scordarlo. L'America e l'Europa hanno ignorarono questa inversione solo per poche settimane, dopodiché invertirono ad una velocità senza precedenti.
Dinamiche di mercato negative e segnali di perdita di slancio dell'economia potrebbero influenzare i piani della Fed ed è per questo che la prossima riunione del FOMC (tra una settimana) potrebbe risultare cruciale. Insomma, probabilmente sarà una settimana molto nervosa per i mercati.