Oggi, in Giappone, il contraccolpo dello scandalo si è intensificato, dopo che il primo ministro Shinzo Abe si è assunto la responsabilità per la perdita di fiducia nel suo governo.
Abe continua tuttavia a negare un suo coinvolgimento, o della moglie, nella vendita di terreni a un gestore di scuole che conosce.
La scorsa settimana, il ministero delle Finanze aveva annunciato che i documenti delle vendite a prezzo ribassato alla Moritomo Gauken erano stati alterati.
Mentre circolano vorticosi i sospetti di una copertura che sta innescando una crisi politica, l’opposizione, sostenuta dall’opinione pubblica, chiede le dimissioni del premier e del ministro delle Finanze Aso.
Due sondaggi d’opinione pubblicati nel fine-settimana mostrano che il sostegno ad Abe è crollato ai minimi da quando si è insediato nel 2012, ciò significa che la maggior parte dei giapponesi ritiene che sia responsabile dello scandalo.
A questo punto, i mercati devono contemplare la fine dell’”Abeconomia”, in caso di dimissioni di più membri del governo. L’USD/JPY è sceso così a un minimo di 105,60. Con lo scocco della “prima freccia” della BoJ, lo yen e il Nikkei avevano compiuto un forte rally. Anche se i fondamentali non garantiscono uno JPY forte senza l’Abeconomia, soprattutto considerando i fondamentali economici e gli spread con i rendimenti USA, il calo del supporto per l’Abeconomia probabilmente farà salire lo yen.
Rimaniamo negativi sull’USD/JPY e monitoriamo il supporto a 104,30.