Abbiamo spesso definito il mese di ottobre come "pavimento" per possibili rialzi, nelle analisi precedenti, e possiamo dire ancora una volta che è incredibilmente veloce come le cose, se si guardano i numeri, alla fine possano andare in quella direzione.
Se ci pensate, la settimana scorsa parlavo di "sentiment" che stava cambiando. Nonostante l’indice S&P 500 stesse scendendo da tre mesi consecutivi ed il sell-off era ormai diffuso, con la guerra in Medio Oriente che portava ulteriori paure. Poi c'è stata la conferenza di Powell e la "conferma" che la Fed aveva finito di aumentare i tassi (almeno per ora) con la lettura del mercato del lavoro più debole del previsto. Notizie rivelate assolutamente positive per il mercato, basta guardare ARK Innovation ETF, probabilmente il simbolo dei titoli che hanno avuto le maggiori perdite (oltre il -60%), ha registrato la sua miglior settimana di sempre con un +18%. Le condizioni di ipervenduto e i tassi di interesse hanno portato l'S&P 500 ha recuperare la media mobile a 200 giorni.
Questo rally continuerà? non possiamo saperlo, ma quello che so è che essere ribassisti è facile quando tutti gli altri lo sono, ed è davvero difficile seguire il proprio punto di vista e la propria strategia quando sembra che quasi nessuno la pensa come te.
Quindi guardando la stagionalità, Dopo aver attraversato un periodo di debolezza fisiologica tra luglio e ottobre, stiamo entrando nel mese migliore dell'anno per il mercato azionario. Infatti Novembre rappresenta il mese "più" positivo e per quanto riguarda l’S&P 500, ha statisticamente avuto una performance media dell'1,73% dal 1950. E attualmente, dopo le performance positive settimanali, non c’è momento migliore per il mercato di tornare ad avere una tendenza rialzista fino a fine anno (abbiamo solo bisogno ancora una conferma da parte delle tendenze, tipo l'S&P 500 sopra i 4400).
Uno dei rapporti che spesso guardo è tra il Nasdaq e il Russell 2000
Il Nasdaq rappresenta la "crescita" delle Big-Cap, mentre il Russell 2000 rappresenta il mercato più ampio a piccola capitalizzazione. La relazione spesso inquadra realmente dov'è posizionato il mercato azionario.
Guardando il grafico, negli ultimi tre anni il rapporto non è mai riuscito ad andare oltre i massimi della bolla dot-com e dei più recenti massimi del 2020. Finché questa tendenza e i nuovi massimi proseguiranno, i Big-tech dovrebbero continuare ad essere "preferiti" ed avere un ruolo di leadership.
Seguendo il discorso di opportunità e tendenze, si può probabilmente dedurre che il mercato è ancora sopravvalutato per Buffett, infatti Berkshire Hathaway (settima società d'America per market cap) ha riportato solidi utili nel terzo trimestre ma, cosa più importante, ha registrato un aumento di liquidità di 10 miliardi di dollari nel terzo trimestre che ha fatto sì che raggiungesse la cifra "record" di 157 miliardi di dollari, molto vicino alla liquidità di Apple (NASDAQ:AAPL) (162 miliardi di dollari).
Ha anche riportato utili operativi di 10,76 miliardi di dollari (+41%) ovvero $7.4 per azione di Classe A, un balzo rispetto all’anno precedente, beneficiando dell’impatto dei tassi elevati sulla liquidità e dei guadagni nelle sue attività assicurative. Tuttavia, includendo le perdite su investimenti e derivati, Berkshire ha registrato perdite non realizzate di quasi 12,8 miliardi di dollari ovvero 8,8 dollari per azione di Classe A, ben al di sopra dei 2,8 miliardi dello scorso anno, che in gran parte derivano dalla sua partecipazione in Apple (-12%). Berkshire Hathaway B (NYSE:BRKb) ha riportato nel terzo trimestre utili per azione di $10,22 (-$5,88) sotto le stime degli analisti di $4,34.
Il fatturato del trimestre è stato pari a 93,21 miliardi di dollari superiore alle stime. Inoltre l’azienda ha speso $1,1 miliardi in buyback nel terzo trimestre, portando il totale da inizio anno a circa $7 miliardi.
Visionando la salute finanziaria di Berkshire Hathaway Classe A attraverso Investing Pro, determinata classificando l’azienda su oltre 100 fattori contro le aziende dello stesso settore
L'azienda si è guadagnata un punteggio di 4 su 5 ottenendo un risultato nella media rispetto a tutti i suoi competitor per quanto riguarda i margini di profitto, la qualità di utili elevata, la maggiore liquidità rispetto ai debiti in bilancio e il flusso di cassa libero che supera l'utile netto. Approfondendo però possiamo notare come il confronto con il mercato e competitor, vede il titolo a valutazioni nella media
Se consideriamo infatti gli indicatori più conosciuti, possiamo notare vale oggi oltre 2 volte il suo fatturato, e oltre 8 volte i suoi utili. Mentre il Fair Value, quindi il target price determinato attraverso 13 modelli, corrisponde a 719,935 dollari con un possibile rialzo del 35% e un grado di incertezza basso. Inoltre, molto importante è lo spread di prezzo che ci fonisce l'oscillazione periodica, tra 503,000 - 911,000 dollari, cioè la media tra l'andamento del prezzo nelle ultime 52 settimane, il target degli analisti e lo strumento di Investing Pro.
La sua performance dal bottom di ottobre 2022 ad oggi è stata di oltre il +30%, registrando un nuovo massimo storico a settembre 2023.
Confrontando l'andamento con Apple, possiamo notare come si muovano il più delle volte in sincronia. Infatti il coefficiente di correlazione, usato in statistica per misurare la correlazione tra asset e basato su una scala da 1 a -1, più è vicino a 1 più elevata è la sua correlazione positiva, quindi i due asset salgono e scendono insieme.
Buffett dipende troppo dalle sorti di Apple?
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di asset, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".