Al momento della scrittura il Bitcoin, che ha toccato un massimo record martedì superando il livello di 68.000, è sceso. Tuttavia, il token continua ad essere scambiato vicino al livello di riferimento, mantenendo il rally che prosegue per il quarto giorno consecutivo.
Solo lunedì, il Bitcoin è schizzato del 6,7%. Nel corso del rally che dura da quattro giorni la criptovaluta è salita dell’11,4%. Gli analisti della classe di asset stanno dando credito al superamento dei record grazie alla stretta dell’offerta nel crescente interesse per le criptovalute. La capitalizzazione di mercato dell’intera classe di asset ha superato i 3 mila miliardi per la prima volta questo lunedì, facendo salire la valutazione dell’intero mercato del 280% solo quest’anno.
A prescindere dal fatto che i fondamentali giustifichino la price action in corso oppure no, il recente rialzo ha dato il via ad una reazione che potrebbe portare il Bitcoin verso i 90.000 dollari.
Ieri il Bitcoin ha completato un pattern rialzista quando il prezzo ha formato un possibile pennant da massimo del 20 ottobre, il precedente massimo storico del token.
Un pennant è un pattern di proseguimento che tende a svilupparsi dopo un rapido rialzo dei prezzi.
Sebbene non ci faccia impazzire la congestione che precede il pennant (ovale verde), considerando il precedente rally mozzafiato del 62% in sole tre settimane, possiamo trascurare le regole che nei testi ci spiegano come si forma un pennant. Inoltre, potremmo considerare il pattern come il calo da un massimo testa e spalle, che potrebbe spingere gli investitori ad invertire le posizioni short in posizioni long.
La tecnica è la differenza tra un massimo testa e spalle, considerato rialzista, ed il pennant.
Secondo gli standard del pennant, se la price action prosegue, possiamo aspettarci che la mossa dei 25.000 si ripeta. Tuttavia, se i tecnici pensano che il pattern sia il fallimento di un testa e spalle, dovrebbero aspettarsi che il prosieguo ripeta il massimo della parte inferiore del testa e spalle.
Entrambi i dati sono presi dal punto di breakout, di circa 63.500.
Se si tratta di un testa e spalle, il price target sarebbe di oltre 6.700, dal picco del 20 ottobre al minimo del 6 novembre. Tuttavia, se gli analisti credono di vedere un pennant, dovrebbero misurare il rally a partire dal minimo del 9 settembre. Questo fornirebbe l’obiettivo di +25.000 dollari dal superamento dei 63.500.
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero attendere una mossa di rientro che ritesterebbe il supporto del pattern.
I trader moderati dovrebbero attendere il ritorno per un’entrata migliore se non un conferma.
I trader aggressivi potrebbero entrare in una posizione contraria, shortando un calo correttivo dopo una mossa record-setting, ma solo a patto che accettino i rischi che comporta il fatto di muoversi prima degli altri trader. Un piano coerente di trading è ciò che separa i trader dai giocatori d’azzardo. Ecco un esempio:
Esempio di trade – Posizione contraria short
- Entrata: 68.000 dollari
- Stop-Loss: 68.500 dollari
- Rischio: 500 dollari
- Target: 65.000
- Ricompensa: 3.000
- Rapporto di rischio ricompensa: 1:6
Nota dell’autore: Lo scopo di questo esempio è di illustrare i requisiti di base di un piano di trading. È necessario svilupparne uno in base alle esigenze, budget, tempistica e temperamento di ognuno.