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Il crollo epocale dei mercati è vicino

Pubblicato 02.03.2023, 10:22
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E’ già svanito l’effetto Cina per le borse.

L'attività' manifatturiera cinese ha segnato a febbraio la più rapida espansione da aprile 2012, in scia alla ripartenza della produzione grazie alla revoca delle restrizioni draconiane anti-Covid dello scorso dicembre: l'indice dei responsabili degli acquisti manifatturieri (Pmi) ha avuto un balzo a 52,6 da 50,1 di gennaio, secondo i dati diffusi dall'Ufficio nazionale di statistica, posizionandosi oltre le stime a quota 50,5. 

L'economia cinese ha chiuso il 2022 come uno dei suoi peggiori anni in quasi mezzo secolo a causa della rigida applicazione della politica della 'tolleranza zero' al Covid che ha stroncato produzione e consumi.

Il Gennaio super delle borse alla fine si rivelerà una trappola per topi.

L’inflazione non accenna a fermarsi in Usa ed Europa, questo porterà a breve al collasso dei mercati, con le banche centrali costrette ad alzare i tassi per mettere fine a questo fenomeno.

Abbiamo già importanti segnali che testimoniano che il crollo epocale è in arrivo.

I segnali arrivano dal mondo obbligazionario, con i rendimenti dei bond governativi Usa e Ue su livelli record con i prezzi delle obbligazioni che continuano a crollare.


Siamo di fronte a un fatto anomalo, la cosiddetta curva invertita con i rendimenti di breve superiori a quelli di lungo che ha sempre preannunciato una recessione.

I mercati non prezzano ancora una recessione, quindi se arriverà sarà uno shock.

Il mercato che farà segnare il maggior crollo sarà quello americano che ha un Rapporto Prezzo Utili superiore ai mercati Europei e che una banca centrale aggressiva pronta ad alzare i tassi fino al 6% se necessario.



Dal punto di vista tecnico analizzando il Dax e il Nasdaq notiamo che il Nasdaq 100 è ormai costantemente sotto la Media Mobile veloce di 13380 e si candida a un veloce crollo.

Lo S&P 500 è in una situazione simile.

Il Dax è messo molto meglio grazie alla Bce più accomodante rispetto alla Fed al momento. 

Il Dax Scenderà, ma meno rispetto al NASDAQ.



C'è però da notare che il 24 febbraio c'è stato una discesa importante del Dax supportata da alti volumi, non è un buono segno.

Un altro strumento candidato a un grosso crollo è il Bitcoin.

Il Bitcoin nell’ultimo anno ha dimostrato di avere un ottima correlazione con il Nasdaq, mi aspetto quindi anche per la Criptovaluta più importante al mondo un crollo che lo porterà in Area 10.000

Il Mondo delle cripto si sta dimostrando inaffidabile, con continui default di exchange e società collegate.

Inoltre le banche centrali si stanno organizzando per creare le loro monete digitali che avranno lo scopo di distruggere il Bitcoin.

Per sfruttare al meglio il crollo in arrivo dei mercati ho deciso di puntare sul Vix.

Il VIX, noto anche come l’indice della paura, utilizza come sottostante le opzioni sull’indice S&P 500, con il quale presenta una correlazione negativa: se lo S&P 500 sale il VIX scende e viceversa.

Il mio Target è di 40.

Nasdaq

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