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Il giorno della Fed e gennaio archiviato: lo scenario sui mercati è cambiato?

Pubblicato 01.02.2023, 08:09
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Si è concluso gennaio con il mercato azionario molto sprintoso, mentre la parte obbligazionaria resta ancora al palo.

A sorpresa il FTSE MIB si conferma uno degli indici più tonici, con un +12.20% grazie soprattutto ai titoli del settore finanziario (rivedere la mia analisi di fine anno QUI) che trainano il listino.

Bene tutta la categoria in generale, con gli indici principali che riportano le seguenti performance:

Non sorprende poi il classico fenomeno della “regressione verso la media”, curioso infatti che i settori che peggio avevano performato nel 2022, siano stati quelli migliori a gennaio (vedi sotto).

Fonte: BCA Research

Oggi, come detto, inizia il mese di febbraio, e di certo la prima sfida che si trova davanti è quella più complicata, ovvero la Fed ed il discorso di Powell.

Fonte: Investing.com

Se infatti in merito all’entità dei rialzi non ci sono grandi dubbi (dovrebbe essere di 25 BPs) la cosa che più attendono gli operatori saranno le parole di Powell.

Come detto anche nell’analisi di ieri, non mi aspetto cambiamenti nei toni e nell’approccio del Presidente della Fed, che dovrebbe mantenere la linea dura, preoccupato che i mercati forti possano dare la percezione agli investitori di maggiore ricchezza e quindi possano incentivare i consumi e quindi l’inflazione.

Vediamo però, dall’immagine sotto, che più passa il tempo, più le proiezioni iniziano ad “ammorbidirsi”.

Fonte: Daily Shot

Come sempre parlare di questi eventi particolari è sempre interessante ed oggetto di dibattito, a patto però di restare focalizzati sui nostri obiettivi di vita e continuare a mantenere la barra dritta. Nell’immagine sotto infatti, ho inserito le performance dell’indice S&P 500 nelle varie decadi dal 1920 al 2020, e vediamo che 7 decadi su 9 il mercato ha performato molto bene, nelle restanti 2 decadi invece ha ottenuto un rendimento leggermente negativo.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Fonte: awealthofcommonsense

Anche qui, certamente il futuro non è prevedibile, ma possiamo dire con ragionevole sicurezza, che su un orizzonte decennale (ripeto sempre che il minimo sindacale per un investitore dovrebbe essere 7-8 anni) le probabilità di performare bene sono decisamente a nostro vantaggio. Questo soprattutto se iniziamo ad investire dopo anni come il 2022, dove aumentano le probabilità nella decade di ottenere rendimenti attesi futuri maggiori.

La natura umana ci porta a farci coinvolgere dalle chiacchiere da bar e comprare e vendere a seconda della narrativa. Quelli che dicono di andare short adesso per fenomeni recessivi (a proposito, le stime del Fondo Monetario Internazionale sono state riviste al rialzo a livello globale, alla faccia della recessione forte) stanno giocando un gioco diverso.

Queste persone, concentrate su orizzonti di mesi o di massimo 1 anno, pensano di poter prevedere o di avere la strategia giusta al momento giusto, peccato però che non funzioni così, salvo rarissimi casi di Trader davvero in gamba (ne conosco molto pochi).

Alla prossima!

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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore"

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Ultimi commenti

Dunque Powell aumenta ancora i tassi Fed a fine Gennaio; l'inflazione Usa non è cambiata granché in 6 mesi ma il dollaro nel cambio con l'euro è passato da 1 a 1 a 1,10 indebolendosi del 10% e Powell resta saldo al suo posto. Nessun economista si è ancora soffermato a spiegare questi effetti nettamente contrastanti ... Chi vuole cominciare a farlo ?
la crescita costante del mercato vale solo per il mercato USA e UK (forse anche per quello tedesco) per il resto è tutt'altro che vero. da noi in italia per esempio è molto difficile avere lunghi periodi buoni, ed i motivi sono chiari. con questo governo disastroso poi...il fatto che il mercato corra così velocemente è molto molto pericoloso
quello che dici "governo disastroso" intanto da inizio anno ha portato il MIB a +12%.....disastroso era il governo precedente (e si sapeva....)
Analisi bene dettagliata
Speriamo che sia un rialzo duraturo 🤷‍♂️
non ci sono dubbi su 0,25%? .....male molto male!!!!
Condivido ….
Lui non ha dubbi e’ dentro il board della Fed 🤦🏻🤣
ottica
Giusto in un' ottima da cassettista , ma a mio parere in Borsa si può guadagnare anche in modo diverso . Comunque se guardiamo alla Borsa italiana il discorso non è valido .
Ciao, la tua è una valutazione tra riassunto e nodello economico, se posso dirtelo ho visto che in USA escono i dati inflattivi prima dei legnami,.... prodotti raffinat, e cosi in ordine crescente di importanza, bene questi hanno avuto un incremento medio del 20% circa, sono dati pubblicati sulle notifiche dati di Investig, quindi sono i risultati che ogni economia da a periodi stabiliti su calendario economico. Poi non mi inoltro sull'aspetto tecnico della salita dei mercati altrimenti farei una disquisizione tecnica e anche troppo lunga. Conclusione Powell ora non puo arrendersi senza alzare i tassi con rigore, perchè avremmo ancora una rincorsa inflattiva, per i mercati vedo troppe opzioni e poche salite titoli facendo il paragone con il passato perchè il futuro non lo conosce nessuno.
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