L’ultima riduzione delle scorte di gas della stagione fredda potrebbe arrivare oggi stesso, aprendo le discussioni su dove potrebbero andare i prezzi nei mesi più caldi del 2019, quando ci sarà la domanda per l’aria condizionata.
La U.S. Energy Information Administration probabilmente nel suo report settimanale sul gas naturale atteso alle 10:30 ET (14:30 GMT) riporterà un calo di 40 miliardi di piedi cubici nelle scorte per la settimana scorsa, per gli impianti di riscaldamento durante il periodo di freddo mite prima della fine dell’inverno. Nella settimana precedente al 15 marzo, l’EIA ha riportato un calo di 47 miliardi di piedi cubici.
Il report dell’EIA segue di un giorno il calo dei future del gas naturale con consegna a marzo sull’Henry Hub del New York Mercantile Exchange per il quarto giorno consecutivo; i future si sono attestati infatti in calo di 3 centesimi, o dell’1,2%, a 2,719 milioni di Btu. Il fondo della seduta di ieri è stato 2,691 dollari, il minimo di un mese.
Dominick Chirichella, direttore del rischio e del trading dell’Energy Management Institute di New York, afferma che l’azione di prezzo è stata in linea con le temperature primaverili, periodo in cui non si prevede per un po’ né una forte domanda per il riscaldamento e né una intensa per gli impianti di raffreddamento.
Aggiunge:
“Il caldo fuori stagione tornerà nella parte orientale e meridionale nel corso di questa settimana mentre negli Stati Uniti centrali farà più freddo questo fine settimana. Con temperature superiori alla norma che dovrebbero interessare la maggior parte degli USA nelle previsioni su 8/14 giorni, la domanda per il riscaldamento scenderà rapidamente”.
“Si tratta probabilmente dell’ultimo calo della stagione. Le iniezioni potrebbero iniziare già dal report della prossima settimana o, al massimo, di quella successiva”.
Secondo Reuters, la scorsa settimana si sono registrati 130 gradi giorno di riscaldamento (HDD), rispetto ai 138 della stessa settimana dell’anno scorso ed alla media trentennale di 123 sul periodo. Gli HDD misurano di quanti gradi la temperatura media giornaliera è inferiore ai 65 gradi Farenheit (18 gradi Celsius) e vengono usati per stimare la domanda per il riscaldamento di abitazioni e uffici.
Chirichella stima un supporto immediato per il gas con consegna a maggio a 2,62 dollari e la resistenza a 2,79 dollari.
Negli scambi di ieri, i future Henry Hub con consegna da giugno ad agosto non hanno superato molto i 2,60 dollari, dimostrando meno scommesse a questo punto per l’aria condizionata nei mesi estivi di picco.
Dan Myers, analista di Gelber & Associates di Houston, ha delle previsioni simili a quelle di Chirichella:
“Potrebbe trattarsi dell’ultima riduzione significativa della stagione, anche se la domanda di questa settimana potrebbe comunque risultare in un calo netto molto marginale nel report seguente”.
Ma Myers afferma che l’attenzione dei mercati è rivolta anche alla possibilità che il caldo primaverile aumenti in modo apprezzabile o meno entro la settimana del 12 aprile, consentendo la “prima notevole iniezione nelle scorte sopra la media”.
Se il calo di 40 miliardi di piedi cubici di gas della scorsa settimana dovesse essere confermato dall’EIA sarebbe il minore in oltre sette mesi. I dati dell’agenzia mostrano che il minimo precedente per la riduzione di gas si è registrato nella settimana terminata il 16 agosto, quando sono stati usati solo 33 miliardi piedi cubici di gas.
Le stime preliminari sul calo di questa settimana si attestano in un range compreso tra 15 e 50 miliardi di piedi cubici. E questo va confrontato con il calo di 30 miliardi di piedi cubici dell’anno scorso e con la media quinquennale di una riduzione di 23 miliardi di piedi cubici.