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Il petrolio in risalita, Brent a 84,32 dollari, WTI 74,70

Pubblicato 09.10.2018, 15:43
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

La moneta unica “Euro” è rimasta vicina al minimo di 7 settimane per il persistere delle preoccupazioni sul bilancio italiano che hanno sollevato nuove preoccupazioni all'interno dell'Unione europea.

Alle 16:00 ora italiana, la coppia EUR/USD era scambiata a 1,14 $, in calo dello 0,34% e vicino al minimo della sessione di 1,1433 $; il massimo per il giorno di negoziazione è stato registrato a 1,15027 $.

La coppia EUR/GBP è stata scambiata a 0.87027 Pence, con un guadagno dello 0.06%; la coppia è andata da 0.87605 Pence a 0.87666 Pence nel trading di oggi.

I mercati azionari europei rimangono sui minimi da sei mesi, depressi dai timori sul probabile scontro nella Ue sul bilancio italiano e il peggioramento dell'outlook per la crescita mondiale. Nonostante il calo delle banche italiane, i rendimenti globali dei bond e l'upgrade da parte di JPMorgan della tedesca Commerzbank a overweight hanno comunque aiutato l'indice bancario europeo.

Intorno alle 15.00 italiane l'indice europeo STOXX 600 perde lo 0,25%, mentre il tedesco DAX è in calo di quasi lo 0,4%, il britannico FTSE 100 perde lo 0,09%.

Il Future Petrolio Greggio WTI oggi è in rialzo grazie ai segnali di rallentamento delle esportazioni dall'Iran, il terzo produttore tra i paesi Opec, in attesa delle nuove sanzioni americane e alla parziale chiusura degli impianti nel Golfo del Messico per l'uragano Michael.

I compratori stanno cercando alternative al petrolio iraniano prima dell'entrata in vigore delle sanzioni statunitensi il 4 novembre.

L'export è sceso a 1,1 milioni di barili al giorno (bpd) dai 2,5 milioni bpd di aprile. L'Arabia Saudita, maggior produttore dell'Opec, ha fatto sapere la scorsa settimana che riuscirà a incrementare ulteriormente la produzione, arrivando il prossimo mese a produrre 10,7 milioni di barili al giorno. Intorno 16.10 italiane, il Brent (LCoc1) sale di 76 centesimi arrivando a 84,50 dollari il barile dopo aver toccato il massimo di quattro anni la scorsa settimana, mentre il derivato Usa (CLc1) guadagna 44 centesimi a 74,62 dollari.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi

FIBO Group

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