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In vista del weekend, ecco due ETF di titoli “peccaminosi” da considerare

Pubblicato 20.08.2021, 11:35
SWBI
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RGR
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BYD
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GLPI
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Chiudiamo la settimana parlando di due ETF che potrebbero essere adatti a chi vuole investire nei cosiddetti titoli “peccaminosi” o “viziosi”. Queste aziende solitamente si focalizzano su tabacco, alcol, industrie della difesa, scommesse, marijuana e divertimento per adulti.

I partecipanti dei mercati le cui convinzioni personali consentono loro di investire su questi titoli potrebbero includerli in portafogli a lungo termine diversificati. Da sottolineare che i titoli legati ad alcol e tabacco solitamente pagano dividendi stabili.

Tenendo a mente queste informazioni, ecco i due fondi di oggi.

1. AdvisorShares Vice ETF

Prezzo attuale: 30,97 dollari
Range su 52 settimane: 25,42 - 36,86 dollari
Rendimento dividendo: 1,17%
Percentuale di spesa: 0,99% all’anno

L’AdvisorShares Vice ETF (NYSE:VICE) investe in azioni di aziende legate ai vizi in tutto il mondo. Questo fondo gestito attivamente aveva inizialmente cominciato gli scambi nel dicembre 2017. Nel novembre 2020, tuttavia, ha cambiato il ticker.

VICE Weekly

Grafico settimanale VICE

VICE possiede le azioni di 38 aziende e i principali dieci nomi rappresentano circa il 45% degli asset netti pari a quasi 12,1 milioni di dollari. Ciò significa che è un ETF piccolo con un’alta percentuale di spesa.

L’allocazione in settori per peso è la seguente: scommesse e casinò (30,5%), ristoranti e settore ricettivo (16,3%), alcol (16,3%), videogiochi ed e-sport (13,5%), tabacco (6,5%) ed altri. Quasi il 90% delle aziende ha sede in Nord America.

In cima alla lista troviamo le aziende di armi Smith & Wesson Brands (NASDAQ:SWBI) e Sturm Ruger & Company (NYSE:RGR); il gruppo di intrattenimento videoludico Boyd Gaming (NYSE:BYD); il REIT Gaming and Leisure Properties (NASDAQ:GLPI), che affitta immobili agli operatori del settore gioco; e la società di tecnologia audio Turtle Beach (NASDAQ:HEAR).

Il Messico di recente ha fatto causa negli USA a 10 società di armi, comprese SWBI e RGR. Di conseguenza, questi nomi potrebbero essere volatili nelle prossime settimane.

Finora, nel 2021, VICE è rimbalzato del 2,4% ed ha segnato un massimo storico a giugno. Tuttavia, da allora è andato sotto pressione ed ha perso circa il 14% del suo valore. I potenziali investitori potrebbero considerare questo calo un’opportunità per comprare il fondo.

2. ETFMG Alternative Harvest ETF

Prezzo attuale: 15,88 dollari
Range su 52 settimane: 10,12 - 34,58 dollari
Rendimento dividendo: 2,20%
Percentuale di spesa: 0,75% all’anno

Recenti dati indicano che “la dimensione globale del mercato della cannabis è stata valutata a 20,6 miliardi di dollari nel 2019 e dovrebbe registrare un tasso di crescita annua composito del 28,5% nel periodo 2021-2027 per totalizzare 118,9 miliardi di dollari entro la fine della finestra temporale di previsione”.

L’ETFMG Alternative Harvest (NYSE:MJ) è stato il primo fondo statunitense ad investire sull’industria globale della cannabis. Tuttavia, da allora ha ampliato il suo focus. Ora, in termini di settori, troviamo in testa il settore farmaceutico (51,5%), seguito da tabacco (22,6%), distribuzione del fai-da-te (9,8%) e biotecnologie (4,9%).

MJ Weekly

Grafico settimanale MJ

MJ, che possiede le azioni di 32 aziende, replica l’indice Prime Alternative Harvest Index. Il fondo ha cominciato gli scambi nel dicembre 2015. I primi 10 nomi rappresentano quasi il 55% degli asset netti di 1,23 miliardi di dollari.

Canopy Growth (NASDAQ:CGC); Tilray (NASDAQ:TLRY), GrowGeneration (NASDAQ:GRWG); OrganiGram Holdings (NASDAQ:OGI) ed Aurora Cannabis (NASDAQ:ACB) sono tra i nomi in cima alla lista.

Poco più del 48% delle compagnie si trova negli Stati Uniti, seguito dal 41,6% in Canada, dove la cannabis è stata legalizzata alla fine del 2018. Molti dei nostri lettori sapranno che la marijuana è una materia prima agricola la cui produzione richiede ingenti capitali.

Sebbene la legalizzazione in Canada abbia spinto il settore, molte aziende hanno dovuto affrontare problemi delle filiere, nonché carenza di domanda sufficiente. Di conseguenza, la maggior parte di questi produttori canadesi non è ancora redditizia e continua a consumare ingenti quantità di denaro.

Queste aziende di cannabis hanno bisogno della legalizzazione federale negli Stati Uniti, per la quale non ci sono tempistiche chiare.

MJ ha visto ritorni di circa il 28% nello scorso anno e del 14% sull’anno in corso. Tuttavia, dopo aver registrato un massimo pluriennale a febbraio, MJ è andato sotto pressione. Gli investitori che credono che il settore probabilmente crescerà, soprattutto in scia alla legalizzazione federale negli USA, potrebbero pensare di effettuare ulteriori ricerche sul fondo.

Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

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