- I titoli azionari si sono ripresi la scorsa settimana, ma il primo semestre del 2022 è stato comunque il peggiore dal 1970
- Il sentimento dei trader si divide tra la speranza sul breve termine e gli orsi sul lungo termine
Gli investitori probabilmente saranno divisi in due fazioni in questa settimana. Gli ottimisti si concentreranno sulla continua ripresa del mercato, con l’S&P 500 rimbalzato del 5% la scorsa settimana, il Dow Jones del 4%, il Russell 2000 del 7% ed il NASDAQ dell’8,8%.
I pessimisti, invece, presteranno attenzione al fatto che i maggiori indici azionari statunitensi hanno appena vissuto il peggior primo semestre in oltre mezzo secolo.
Nell’articolo della scorsa settimana, avevamo anticipato una possibile ripresa a breve termine dei titoli azionari dopo il loro protratto tonfo. Ecco com’è andata e cosa indicano i segnali tecnici:
Qualunque direzione prenda l’azionario, una cosa è certa: la volatilità continuerà.
La prospettiva di un crash del mercato azionario ora potrebbe essere particolarmente problematica per gli investitori. Solitamente, i bond danno rifugio ai portafogli degli investitori.
Tuttavia, i Treasury ed altri bond non offrono ritorni migliori al momento. Il Vanguard’s Total Bond Market Index Fund ETF Shares (NASDAQ:BND) è crollato dell’11,7% sull’anno, avviandosi a registrare la peggiore performance dal suo lancio, nell’aprile 2007.
Avendo raggiunto livelli che non si vedevano dal 2008, c’è la possibilità che scenda ancora?
Questa domanda ci riporta alle diverse opinioni degli investitori per questa settimana. Ci saranno abbastanza investitori a vedere la ripresa della scorsa settimana come un bicchiere mezzo pieno, dando ulteriore slancio al rally?
Oppure potrebbero restare focalizzati sull’inasprimento della Fed per contrastare la peggiore inflazione in oltre 40 anni dopo quasi un decennio e mezzo di politica super-allentata. Come se non bastasse, restano altri problemi: il mondo è ancora alle prese con una delle peggiori emergenze sanitarie in oltre un secolo e la guerra russa in Ucraina sta pesando anche sulle scorte alimentari globali.
Un fattore che potrebbe aiutare i tori a mantenere il rialzo della scorsa settimana, almeno sul breve periodo, è il ribilanciamento di fine trimestre, quando gli istituti attingono a livelli record di liquidità per riportare le allocazioni nei titoli in linea con i loro obiettivi.
Secondo JPMorgan, il ribilanciamento del portafoglio ha il potenziale di spingere i titoli del 7% in settimana. Se così dovesse essere, l’S&P 500 potrebbe tornare ai massimi di maggio.
I rendimenti dei Treasury, compresi quelli decennali, sono scesi.
Ciò conferma la Shooting Star esageratamente bearish della scorsa settimana, con la sua shadow superiore eccezionalmente lunga. Intanto, la MA su 50 settimane ha superato la WMA su 200 a maggio, innescando una Golden Cross settimanale per la prima volta dall’ottobre 2017. I rendimenti hanno continuato a salire di quasi il 50% l’anno seguente.
Tuttavia, possiamo vedere questa ambivalenza rispecchiata negli indicatori MACD e ROC. Nel MACD, la MA corta testa la MA lunga, mentre nel ROC, l’indicatore testa la linea di trend in salita.
Il dollaro scende sulla settimana, seguendo i rendimenti.
Come i tassi dei Treasury, il dollaro ha sviluppato una high wave candle che ha aumentato le probabilità di un’inversione due settimane fa. La candela rossa della scorsa settimana ha confermato la natura ribassista della High Wave candle. Sempre come i rendimenti, le medie mobili del mese prima hanno innescato una Golden Cross settimanale e la MA corta ha seguito la lunga. Tuttavia, il ROC dell’USD mostra che c’è la possibilità di un ulteriore calo.
L’oro è sceso per la seconda settimana.
Il metallo giallo si è avvicinato al bottom di un triangolo simmetrico, la cui inclinazione potrebbe essere verso l’alto all’interno del trend soggiacente. Inoltre, notiamo la lotta tra tori ed orsi sul livello del precedente massimo storico del 2011.
Dopo essere sceso sotto i 18 mila dollari per la prima volta dal 2020, il Bitcoin si è rimesso in piedi la scorsa settimana, tornando sopra i 20.000 dollari.
La più grande criptovaluta per market cap potrebbe stare sviluppando un pattern di continuazione, che corrisponderebbe al fatto che il token digitale ha completato un enorme apice: entrambi questi pattern puntano ad un livello sotto i 10.000 dollari. Tuttavia, non è chiaro se questo asset seguirà le dinamiche normali, che puntano a 12.500 dollari dal punto di breakout del pattern piccolo e ad una distruzione se l’enorme apice dovesse raggiungere il suo obiettivo implicito.
Il petrolio è salito la scorsa settimana, sotto pressione per il completamento della potente Evening Star settimanale della settimana precedente.
Il pattern a tre candele è particolarmente potente per due motivi. Innanzitutto, la terza ed ultima candela, che inverte la precedente mossa rialzista, ha cancellato non solo una, ma ben tre settimane di guadagni. Secondariamente, conferma la resistenza dell’offerta di marzo.
D’altra parte, gli orsi affronteranno i tori che hanno già completato un triangolo bullish.