Crollo o correzione dei mercati? In ogni caso, ecco cosa fare adessoVedi i sopravvalutati

Indice FTSE MIB, trading di fascia in ampio range…

Pubblicato 07.08.2018, 22:05
Aggiornato 02.09.2020, 08:05
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Investing.com - La quotazione dell’indice FTSE MIB, alle ore 17:30 di oggi, era di 21.853 punti, in guadagno del +1.27%, rispetto alla giornata precedente; la seduta odierna è stata caratterizzata da un movimento rialzista.

In chiusura, si collocano in terreno positivo 36 titoli su 40, con un range di variazione che va dal migliore (Pirelli (MI:PIRC)), che guadagna il +3.88%, al peggiore (Campari (MI:CPRI)), che scende del -1.21%.

Riflessioni condivise:

Seduta di rialzo, oggi, per l’indice FTSE MIB, che dopo un’apertura in evidente gap up, ha proseguito come uno schiacciasassi nel suo movimento up, senza dover mai registrare un momento di incertezza. Le oscillazioni di prezzo che si verificano in questo periodo sono, almeno per ora, identificabili come trading laterale compreso fra i due estremi posti a 21150 e 22400 punti circa. Qualsiasi variazione che rimanesse compresa fra questi due estremi, dovrà essere considerata come range trading. Ovviamente queste fasi sono preparatorie di una prossima rottura, in senso rialzista oppure ribassista, che costituirà la base di partenza del successivo allungo. Il mercato è entrato in questa modalità a partire dalla fine di maggio 2018 e non sembra avere ancora l’intenzione di volersi discostare da questo andamento di tipo attendista. Gli improvvisi cambiamenti di direzione, sono tipici delle fasi di trading laterali, anche per ragioni che spesso, non sono immediatamente comprensibili. L’analisi eseguita all’interno di questi range trading è quanto mai velleitaria, proprio per le ragioni poc’anzi esposte. L’argomento che, apparentemente, tiene inchiodato l’andamento della quotazione del FTSE MIB e non solo, in quest’area, è quello relativo alla guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina. Se ciò si dimostrasse esatto, avremmo, probabilmente, ancora una lunga attesa davanti a noi, prima che si possa uscire da questa situazione. Le intenzioni dei contendenti, infatti, almeno per il momento, sono tutto, meno che accomodanti. Sarà indispensabile quindi una trattativa protratta nel tempo, per venire a capo della “matassa” che va, via via, sempre più complicandosi. Gli USA si muovono su più fronti e contro diversi Paesi e questo atteggiamento, che viene considerato piuttosto “aggressivo” da più parti, sta scavando un solco nelle relazioni fra Stati Uniti e Cina, Europa, Canada e Iran. L’embargo decretato dal presidente Trump nei confronti del paese medio-orientale ha accresciuto la distanza fra USA e Europa, la quale ha addirittura intenzione di mettere in campo aiuti a quelle imprese che continueranno a mantenere rapporti d’affari con l’Iran. Questa escalation mette fine ad un’era, per quanto riguarda i rapporti fra le due sponde dell’atlantico. L’amichevole collaborazione e cooperazione economica e politica, sembra ora attraversare una fase di profonda crisi. Il presidente Trump ritiene che le precedenti amministrazioni, in particolare quella Obama, abbiano mantenuto un atteggiamento troppo “lassista” verso l’esterno e che, a causa di ciò, gli Stati Uniti siano infine usciti commercialmente molto danneggiati da quel periodo. Su queste basi Trump è determinato a riportare “in equilibrio” una situazione che, a suo giudizio, è fortemente sbilanciata a sfavore degli USA. Le controparti, ovviamente, hanno una visione molto diversa dell’attuale situazione, pertanto oppongono forti resistenze e contrattaccano con misure penalizzanti per gli USA, di pari entità. La situazione, alla lunga, non ha altra soluzione che il raggiungimento di un compromesso, ma i tempi necessari affinchè ciò possa avvenire, sono, allo stato, imprevedibili. Se a tutto ciò si aggiunge un fisiologico calo dei volumi e degli scambi del mese di agosto, ecco che tutto si complica ulteriormente. Dal punto di vista puramente “tecnico” possiamo osservare che, sia per il brevissimo che per il breve periodo, Il più vicino punto spartiacque è ora quello dei 21750 punti, con primo target ribassista a 21545, seguito poi dai 21150 punti. Proseguendo il rally, invece, si incontrerebbero i target rialzisti di 22000, 22200 e 22450 punti. Una strisciante tendenza di fondo verso una ripresa del ribasso, a mio personale avviso, rimane tuttora in atto, anche in caso di ritorno verso i massimi di periodo posti a 22500 punti o più. Buonasera. Francesco Lamanna.

FTSE MIB, grafico a 15 minuti

Posizioni & operazioni del 2018: nessuna

Rimane aperta una posizione corta da 18135 punti del 2017.
Operazioni di trading di lungo periodo aperte oggi: nessuna
Operazioni di trading di lungo periodo chiuse oggi: nessuna
Operazioni di trading di lungo periodo aperte oggi: nessuna (ordine pendente a 19135 punti)

Ordini pendenti in attesa d’esecuzione: Ordine di vendita a livello molto superiore all’attuale (medio medio-lungo periodo a 28880-35650 punti).
Gli indici migliori del FTSE MIB, alle 17.50 di oggi sono risultati:
FTSE Italia Energia (+1.97%)
FTSE Italia Edilizia (+1.82%)
FTSE Italia Materie Prime (+1.74%)

Gli indici peggiori invece sono:
FTSE Italia Alimentari (-0.96 %)
FTSE Italia Beni e Immobili (-0.12%)
FTSE Italia STAR (-0.08%)

I titoli oggi più scambiati in capitale sono stati:
Unicredit (MI:CRDI): 282M di euro
Eni (MI:ENI): 188M di euro
Intesa (MI:ISP): 164M di euro

I titoli migliori dell'indice milanese sono in chiusura:
Pirelli & C SPA (MI:PIRC) quotato 7.488 (+3.88%)
UniCredit SpA (MI:CRDI) quotato 14.792 (+2.88%)
Atlantia (MI:ATL) quotato 25.50 (+2.70%)

Fra i peggiori troviamo oggi:
Davide Campari Milano SpA (MI:CPRI)quotato 7.325 (-1.21%)
FCA (MI:FCHA) quotato 14.524 (-0.43%)
Banco BPM (MI:PMII) quotato 2.3505 (-0.17%)

I volumi di scambio odierni sono stati inferiori alla media delle ultime sedute con 982.688.197 azioni, per un controvalore di 1.766.581.013 euro.

I rendimenti dei BTP italiani sono stati oggi del +2.91% sulla scadenza a 10 anni, del +2.07% su quella a 5 anni e del +0.98% su quella a 2 anni.

Sono positive, oggi, le performance delle maggiori piazze europee, con gli Indici di: Amsterdam AEX che sale del +0.24%, Parigi CAC 40 che chiude in miglioramento del +0.81%, Francoforte DAX, che aumenta del +0.40%, Londra FTSE 100 che chiude al +0.71%, Madrid IBEX che avanza il +0.52% e Zurigo SMI positiva del +0.57%.

Su base giornaliera, oggi il cross EUR/USD, ha assunto un andamento rialzista (+0.35%), al momento della scrittura, il cambio ha raggiunto un massimo a 1.1608 ed un minimo a 1.1551; la coppia scambia ora a 1.1599.

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