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Indici azionari in ribasso – ANALISI WYCKOFF

Pubblicato 03.05.2022, 08:51
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
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Il movimento ribassista partito a febbraio continua a sussistere inalterato su tutti gli indici; in particolare l’ultima discesa verso i minimi iniziata ad aprile appare forte sia nei movimenti che nei volumi e dall’analisi del comportamento dello S&P500 intorno all’area di supporto dei 4100$ si notano barre ribassiste con uno spread alto e volumi alti, che indicano la possibilità che il ribasso continui.
Allo stesso tempo è proprio intorno ai 4100$ che una possibile reazione dei mercati può verificarsi e quindi lo scenario potrebbe cambiare radicalmente. Se nella zona attuale si riscontrasse un ingresso importante di acquisti qualificati segnalati da una barra ribassista e una barra di volume altissima potrebbe preannunciare un nuovo movimento rialzista, così come avvenuto in altri importanti ribassi precedenti. Saremmo cioè in presenza di quello che Wyckoff definisce come Selling Climax, ovvero un fenomeno che vede gli investitori retail liquidare le loro posizioni sotto la spinta del panic selling e dall’altra parte le “mani forti” che acquistano quote importanti di mercato a prezzo scontati. Questo processo è alla base di ogni singolo movimento di inversione importante dei mercati a qualsiasi timeframe.

La dinamica del Selling Climax
Per esemplificare la dinamica è sufficiente osservare un grafico tratto dagli studi di Richard Wyckoff che mostra questo fenomeno in atto. L’acronimo SC nella figura sottostante indica proprio un Selling Climax, ovvero un fenomeno di discesa repentina dei mercati con incremento importante dei volumi, seguito da una reazione repentina chiamata Automatic Rally o Rally tecnico. Ma ciò che rende il Selling Climax è la dinamica di test definita Secondary Test che ha il compito di valutare la quantità delle vendite ancora presenti sul mercato e esaminare la probabilità di ulteriori liquidazioni da parte degli investitori Retail.
Quello che stupisce maggiormente in questa fase è la ripresa dei volumi nel movimento discendente, come si vede bene dalla figura situati nell’avvicinamento alla zona di supporto, che se uniti alla scarsità di volumi nel movimento rialzista fanno pensare una probabilità di continuazione della discesa dei prezzi.
Anche l’analisi del grafico settimanale dello S&P500 suggerisce un indebolimento generale della situazione con la violazione dell’area di supporto a 4200$ e indica la possibilità che alla rottura dei minimi attuali il movimento ribassista possa portare l’indice fino a 3800$.
Analisi Settoriale dello S&P500
Un altro aspetto da analizzare con attenzione è la performance settoriale, che può chiarire il flusso d’investimento delle mani forti. Dall’analisi delle performance dell’ultimo mese emerge la debolezza di tutti settori ciclici ovvero Comunicazioni, Beni durevoli e Tecnologici mentre l’unico settore ancora in lieve forza appare il settore dei beni di consumo non durevoli, fatto questo che rafforza l’ipotesi di una fuga dal rischio per dirigersi verso asset meno rischiosi.
Conclusione
Al momento la situazione ribassista appare ancora la più probabile, soprattutto se si analizza l’equilibrio delle forze e il comportamento del mercato intorno all’area di supporto attuale. Le scelte d’investimento al momento appaiono necessariamente difensive, verso settori tipicamente resilienti alla caduta dei mercati azionari, come quello dei Consumer Staples, delle Utilities e Real Estate, anche se la scelta più prudenziale potrebbe quella di attendere in liquidità che l’emotività del momento si esaurisca.

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