Crollo o correzione dei mercati? In ogni caso, ecco cosa fare adessoVedi i sopravvalutati

JPY e materie prime in rialzo

Pubblicato 11.04.2016, 10:37
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
EUR/USD
-
USD/JPY
-
XAU/USD
-
XAG/USD
-
JP225
-
HK50
-
USD/CNY
-
GC
-
SI
-
TOPX
-
TIOc1
-

Lo yen giapponese è rimasto sostenuto durante la seduta australiana, guadagnando contro tutte le valute G10. Lo yen si è rafforzato soprattutto contro la GBP, salendo dello 0,31%. La coppia USD/JPY è scivolata dello 0,30%, scendendo a 107,85, sebbene i regolatori abbiano avvertito che i movimenti bruschi sono sgraditi. Nella notte, la coppia ha testato il supporto del 7 aprile a quota 107,67. Al ribasso, il supporto principale giace a 105,23 (minimo ottobre 2014), mentre al rialzo si osserva una resistenza a 114,87 (massimo 16 febbraio). Nel complesso, prevediamo che la coppia continuerà a perdere terreno perché i mercati dubitano che la Fed sarà in grado di alzare i tassi nel prossimo futuro e contemporaneamente cala la fiducia nell’abilità della BoJ di fermare l’ascesa dello yen.

L’EUR/USD ha resistito intorno a 1,14 perché i rendimenti dei titoli di Stato USA rimangono sotto pressione. I rendimenti a due anni, sensibili alla politica monetaria, sono rimasti sotto la soglia dello 0,70%, dopo aver ceduto più di 30 punti base da metà marzo. Anche i rendimenti dei quinquennali sono sotto pressione e scambiano intorno all’1,15%. Nel complesso, la curva dei rendimenti dei titoli USA si è appiattita rispetto a un mese fa, perché le prospettive su crescita e inflazione rimangono deboli.

In Cina, l’IPC di marzo ha deluso le attese, attestandosi al 2,3% a/a, valore invariato rispetto al mese scorso ma sotto il 2,4% previsto dal mercato. Scendendo nei dettagli, i prezzi dei generi alimentari sono cresciuti del 7,6%, invece le sottovoci non alimentari sono salite dell’1%. In generale, la tendenza inflazionistica rimane positiva, sulla scia delle numerose tornate di allentamento monetario. Infine, l’IPP di marzo si è contratto del 4,3% a/a, cifra superiore al -4,6% previsto e al -4,9% del rilevamento riferito al mese precedente. Su base mensile, l’indice dei prezzi alla produzione è salito dello 0,5%, dopo essersi contratto per più di due anni, pertanto il peggio dovrebbe essere passato. La banca centrale della Repubblica Popolare Cinese (PBoC) ha abbassato la quotazione ufficiale dell’USD/CNY dello 0,13%, a 6,4649.

Il dollaro australiano ha annaspato fra 0,7525 e 0,7580 e non è riuscito a trarre vantaggio dalla ripresa dei prezzi delle materie prime, perché gli operatori si chiedono se ci sia ancora del potenziale al rialzo dopo il rally partito all’inizio del 2016. L’Oro ho guadagnato lo 0,86%, l’Argento lo 0,70% e sulla borsa delle materie prime di Dalian i contratti future sul minerale di Minerale di ferro fine 62% Fe CFR con consegna a settembre sono saliti del 3,73%.

Sul mercato azionario, le azioni della Cina continentale si sono mosse in territorio positivo dopo i dati solidi sull’inflazione. L’indice composito di Shanghai ha guadagnato l’1,68%, quello di Shenzhen l’1,95%. A Hong Kong, l’Hang Seng è salito dello 0,31%.

Le azioni giapponesi hanno invece pagato il prezzo della forza dello yen, con il Nikkei 225 in calo dello 0,44% e il Topix dello 0,61%. Altrove, i rendimenti azionari sono stati contrastati.

In Europa, i future sui listini azionari sono negativi.

Oggi gli operatori monitoreranno l’IPC in Danimarca e Norvegia; la bilancia delle partite correnti in Turchia; i depositi a vista totali in Svizzera; la produzione industriale in Italia; la bilancia commerciale in Russia.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.