Ricevi uno sconto del 40%
👀 👁 🧿 Tutti gli occhi sono puntati su Biogen, in rialzo del +4,56% dopo la pubblicazione degli utili.
La nostra AI l'ha scelta nel Marzo 2024. Quali saranno i prossimi titoli in rialzo?
Trova subito azioni

La riforma fiscale di Trump : non è tutto oro quello che luccica

Pubblicato 05.11.2017, 18:22
Aggiornato 04.10.2023, 19:20

Gentili Lettori di Investing.com,

la settimana appena conclusa è stata caratterizzata da un ulteriore, seppur incrementale, apprezzamento dei listini azionari mondiali sostenuti dai dati sulla crescita del PIL in Eurozona nel terzo trimestre superiori alle aspettative (+2,5%), dagli ottimi dati trimestrali divulgati dai colossi tech Apple Inc (NASDAQ:AAPL) e Facebook (NASDAQ:FB) e dall'ulteriore incremento del prezzo del petrolio (Brent e WTI ai massimi da Luglio 2015) che ha spinto al rialzo il settore petrolifero.

Numerosi eventi politici e macroeconomici rilevanti degli ultimi sette giorni hanno, tuttavia, riguardato gli Stati Uniti.
Donald Trump ha nominato Jerome Powell quale successore di Janet Yellen alla guida della Federal Reserve da Febbraio 2018.

Tale scelta è da considerarsi nella logica della continuità della gestione volta ad un graduale rialzo dei tassi d'interesse ed una progressiva normalizzazione della politica monetaria.

Nonostante la creazione di nuovi posti di lavoro ad Ottobre sia risultata inferiore alle aspettative (+260.000 contro attese di +310.000), il tasso di disoccupazione ha toccato il livello più basso da inizi 2000 (4,1%) di fatto incrementando ulteriormente le possibilità di un nuovo ritocco al rialzo dei tassi d'interesse dell 0,25% a metà Dicembre (da +1,25% a +1,50%).

Desta preoccupazione tuttavia, il modesto tasso di crescita dei salari (+2,4% su base annua contro aspettative di +3%) che continua ad influire negativamente sul tasso d'inflazione (fermo al +1,5% ).

Rialzare i tassi d'interesse quando la ricchezza della forza lavoro non cresce in modo adeguato alla lunga deprime i consumi e incrementa il costo da sostenere per interessi passivi da indebitamento per mutui e finanziamenti; non si tratta certamente di una spirale virtuosa.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Sul fronte politico, sono emersi finalmente dettagli circa la riforma fiscale che Trump intende presentare al Congresso entro metà Dicembre, e non tutti i settori dell'industria sono rimasti favorevolmente impressi.

Infatti, pur avendo come cardine la riduzione dell'aliquota fiscale per le imprese dal 35% al 20%, la riforma sarà accompagnata da:
- minor deducibilità fiscale degli interessi passivi per gli acquirenti di immobili residenziali con un valore superiore ai 500.000 USD
- incremento delle aliquote fiscali per le multinazionali che trasferiscono capitali tra le diverse sussidiarie al di fuori degli Stati Uniti
- minor deducibilità degli intressi passivi per le imprese che adottano alti livelli di indebitamento
- perdita dell'esenzione fiscale sugli intressi percepiti dagli acquirenti delle obbligazioni emesse dai comuni e dagli Stati (MUNI BONDS) per sovvenzionare la spesa pubblica locale.

In sintesi ad essere avvantaggiate dovrebbero essere le piccole società domestiche con un basso livello di indebitamento; penalizzato invece il settore immobiliare, le società di Private Equity e quelle con un tasso di indebitamento particolarmente elevato.

Perplessità anche tra le multinazionali in attesa di ulteriori dettagli circa l'entità dell'incremento della tassazione per i pagamenti intra-gruppo ma tra sedi fuori dagli USA.

In Europa, invece, degno di nota è stato il primo rialzo dei tassi d'interesse degli ultimi dieci anni in Gran Bretagna (da +0,25% a +0,50%); nonostante il contesto di elevata incertezza determinato dal lento avanzamento delle trattative con l'UE post Brexit non fosse l'ideale per una stretta monetaria, il rialzo del costo del denaro è stato letteralmente imposto dal balzo impressionante dell'inflazione (+3% a Settembre) dovuto dal forte indebolimento della sterlina negli ultimi mesi che ha incrementato in modo notevole il costo dei beni importati dall'estero.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

La Banca d'Inghilterra tuttavia, utilizzando un linguaggio eccessivamente prudente e timoroso nel descrivere lo stato dell'economia e nel fornire indicazioni circa i propri obiettivi di politica monetaria ( "i futuri rialzi saranno sporadici e di modesta entità") ha conseguito il risultato opposto; la sterlina che prima dell'annuncio del rialzo dei tassi scambiava a 1,1430 sull'euro si è immediatamente indebolita di più dell'1% scambiando a 1,1190 per poi assestarsi ad 1,1250...un autogol clamoroso!

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.