Oggi il dollaro americano è salito più in alto rispetto alle altre principali valute, ma i guadagni sono stati controllati dai dati sull'inflazione e preoccupazioni per l'instabilità politica, in seguito all'improvviso licenziamento del segretario di Stato americano Rex Tillerson.
L'indice ha chiuso la sessione precedente in ribasso dopo che il Dipartimento del Lavoro ha riferito martedì che l'inflazione negli Stati Uniti è rimasta bassa a febbraio, indicando che la Federal Reserve probabilmente seguirà un graduale aumento dei tassi quest'anno.
La Fed terrà una riunione politica di due giorni a partire da martedì prossimo, e si prevede che aumenterà i tassi per la prima volta quest'anno.
Il dollaro è stato sottoposto a ulteriori pressioni di vendita, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha licenziato il segretario di stato Rex Tillerson, sostituendolo con il direttore dell'Agenzia di intelligence centrale Mike Pompeo.
Il CAC 40 ha guadagnato lo 0,2 percento a 5,254,76, il DAX tedesco è salito dello 0,2 percento a 12.245,56, e il FTSE 100 britannico ha guadagnato quasi lo 0,2 percento a 7.149,96.
Le azioni statunitensi anch'esse in guadagno con i futures Dow in crescita dello 0,3 percento a 25136, e dei Future S&P 500 anche dello 0,3 percento più alti a 2.780,00.
In Asia: il benchmark giapponese Nikkei 225 ha perso lo 0,9 percento chiudendo a 21,777,29. L'indice S&P/ASX 200australiano è sceso dello 0,7 percento a 5,935.30, la Kospi della Corea del Sud è scesa dello 0,3 percento a 2.486,08.
L'Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,5 percento a 31.435,01, mentre lo Shanghai Composite è scivolato dello 0,6 percento a 3291,38.
Le azioni sono scese anche nel sud-est asiatico.