Forse uno dei motivi più "semplici" a cui non abbiamo pensato e che l'evento "recessivo" è relativamente raro. Ve lo mostro.
Mi sono imbattuto nell'elenco di tutte le recessioni stilato dal Nation Bureau of Economic Research, e facendo due conti, l'economia USA si è ritrovata nel pieno di una recessione per 5658 giorni, partendo dal '29. Con questo si presume che ad oggi la percentuale di recessione, negli ultimi 90 anni, è del 16% con l'84% delle volte in cui l'economia si è trovata in piena espansione, e una tendenza rialzista.
Ve ne siete accorti mentre questa prima metà del 2023 volge al termine? Diciamo che alcuni, molti, non hanno visto arrivare questo rally. E Avendolo perso, questo stesso gruppo è spesso impegnato a "correre" in giro affermando quanto sia insostenibile. Nessuno può saperlo, staremo a vedere e prenderemo le giuste misure in tal caso.
Dai minimi di ottobre
Nasdaq: +42%
S&P500: +24%
Russel: +12%
FTSE Mib: +35%
Dax: +29%
STOXX 50: +30%
Inoltre, statisticamente, durante i cosiddetti mercati "sani" o rialzisti, cambiano le correlazioni e ci sono molte più divergenze. Vediamo.
Correlando la crescita delle Big Cap, i titoli Growth, alle società Value il rapporto precedentemente si è mosso passo passo con le obbligazioni TLT (dai 20 anni in poi) poiché i titoli Growth sono stati "schiacciati" mentre i tassi di interesse stavano salendo, per poi riprendersi ad ottobre e quindi "creare" una divergenza tra gli asset e "rompendo" la correlazione positiva.
Inoltre la forte correlazione tra dollaro ed azionario, ricordo che quando il Dollaro è in rialzo le Azioni tendono ad andare al ribasso e viceversa, è cambiata.
Adesso, come evidenzia l'indicatore, abbiamo assistito ad una performance positiva dei Growth nonostante il rimbalzo del dollaro dai minimi. La correlazione è " momentaneamente positiva.
Infine, ci ritroviamo nella settimana del 4 luglio, la festa dell'indipendenza. Quest'anno il 4 luglio è di martedì, il che statisticamente segnala lo scenario "migliore" per l'S&P 500 negli ultimi 50 anni, l'indice ha guadagnato in media l'1%.
Schaeffers Research ha condotto una ricerca sui titoli più performanti, negli ultimi 10 anni, durante la settimana del 4 luglio. Per la precisione, le società tech hanno ottenuto buoni risultati.
Netflix (NASDAQ:NFLX) è stato l'unico a registrare performance "positive" ogni settimana del 4 luglio negli ultimi 10 anni, a seguire Amazon.com (NASDAQ:AMZN), Alphabet (NASDAQ:GOOGL), e Apple (NASDAQ:AAPL). Ad oggi, la situazione in grafico di Netflix è ben diversa, si trova a dover davanti a sè e a dover "superare" il massimo precedente a $445 ed i massimi di maggio 2020.
Da maggio 2023 la sua perfomance è stata del 39% avvicinandosi ai massimi del 2022, a $450. Gli indicatori RSI e MACD evidenziano una debolezza del trend e quindi un possibile ritracciamento che potrebbe dare, successivamente, nuova linfa per ricolmare il GAP UP creatosi lo scorso anno, tra gennaio e febbraio 2022.
Per verificare l'esattezza del nostro target al rialzo utilizziamo Investing Pro, calcola il Fair Value sulla media di 12 modelli differenti, che risulta essere al di sopra del GAP UP, a $502 (+14%), a conferma del nostro target di prezzo nei successivi mesi. Mentre gli analisti hanno ridotto quest'ultimo, vedendo un possibile ribasso a $400.
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