⭐ Ecco il 2025, dai slancio al tuo portafoglio: I titoli di gennaio selezionati dall'IASblocca adesso

Le decisioni della BCE...

Pubblicato 26.10.2017, 13:59
DE10YT=RR
-

Commento di David Simner, gestore obbligazionario Europa di Fidelity International

“Probabilmente l’imminente riunione della BCE rappresenterà l'evento più importante del mese per i mercati e gli investitori vaglieranno con attenzione le dichiarazioni di Draghi relative a eventuali novità nel programma di acquisto di asset. Negli ultimi mesi le aspettative si sono orientate verso il mantenimento di tassi ‘più bassi più a lungo’ da parte della BCE, con acquisti mensili più contenuti accompagnati da un’ulteriore estensione del programma di QE. Pur con stime differenti, il consensus prevede una riduzione degli acquisti mensili dagli attuali 60 miliardi di euro per mese solare a circa 30, prolungando il programma di QE di altri nove mesi.

Uno scenario di questo tipo consentirebbe alla BCE di continuare a offrire il proprio sostegno per un periodo di tempo più lungo, favorendo uno spostamento al 2019 delle aspettative relative al primo rialzo dei tassi.

Dal punto di vista tecnico, inoltre, anche se l'effetto netto dei flussi sarà negativo per i titoli di Stato europei, data la riduzione degli acquisti mensili lordi, il reinvestimento di quelli in scadenza mitigherà l’impatto netto sul mercato.

In vista della riunione della BCE non si esclude un annuncio aggressivo di Draghi, soprattutto in considerazione del rimbalzo ciclico in atto nell’Eurozona.

Con l’inflazione ancora in ritardo e ben lontana dal target della BCE, la mancanza di pressioni sui salari e il rischio di un nuovo apprezzamento dell'Euro, non è da escludere che Draghi preferisca invece adottare cautela.

La BCE farà sicuramente attenzione a non innescare un altro “Bund tantrum” con l’annuncio del tapering e quindi ci aspettiamo una forward guidance precisa dalla conferenza stampa.

Con il rallentamento degli acquisti, un aumento dei tassi di interesse appare pertanto una probabilità molto remota e a nostro avviso la politica monetaria resterà estremamente accomodante per un periodo prolungato.

Come la Federal Reserve e, con tutta probabilità, la Bank of England, la BCE diventerà quindi una delle banche centrali orientate a una politica monetaria meno accomodante.

Il contesto economico è sicuramente migliorato e le banche centrali hanno giocato un ruolo fondamentale nella ripresa della crescita globale.

Ora però gli strumenti “non-convenzionali” di politica monetaria hanno assolto gran parte della loro funzione ed evidentemente non risultano più necessari. Rimuovendo gli stimoli, le banche centrali ritornano molto gradualmente a una politica monetaria più normale, lasciando più spazio all’utilizzo di strumenti convenzionali in caso di necessità.

Per gli investitori la selettività, la gestione attiva e la cautela sono quindi d’obbligo, dato che i mercati stanno entrando in una nuova fase caratterizzata da un minor supporto delle banche centrali rispetto all’ultimo decennio”.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2025 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.