L'Indice del Dollaro oscilla attorno a 93,240, dopo essere salito nelle contrattazioni overnight fino a 93,457, al record in cinque mesi, esattamente dallo scorso 22 dicembre.
Invece l'euro è scivolato sotto 1,18 dollari per la prima volta da dicembre, a determinare i movimenti, di fondo, sono gli apprezzamenti del dollaro, che ha segnato accelerazioni dopo che ieri i rendimenti sui titoli di Stato Usa hanno superato il 3 per cento.
Questa dinamica potrebbe esser stata accentuata dall'allarmismo innescato dalle ipotesi, poi smentite, di richieste di cancellazione della quota di debito pubblico italiana detenuta dalla BCE.
Nel pomeriggio l'euro si attesta a 1,1784 dollari, nuovo minimo dal 19 dicembre 2017.
La moneta unica arretra inoltre nei confronti del franco svizzero dello 0,37%, a CHF 1,1807, mentre lo yen guadagna anche sul dollaro, con il rapporto USD/JPY in ribasso dello 0,19%, a JPY 110,14.
In Europa, il DAX tedesco è cresciuto dello 0,1 percento a 12.988, mentre il CAC 40 della Francia è sceso dello 0.1 percento a 5.550, il FTSE 100 britannico è salito dello 0,1 percento a 7.729.
A Wall Street i futures Dow ei futures S&P 500 sono in calo dello 0,1%.
In Asia, l'indice azionario Nikkei 225 ha perso lo 0,4 percento a 22,712,23, mentre il Kospi in Corea del Sud è salito dello 0,1 percento, a 2.459,82. L'Hang Seng di Hong Kong è scivolato dello 0,1% a 31.110,20, invece S&P/ASX 200 ha aggiunto lo 0,2% a 6.107,00. L'indice Shanghai Composite è sceso dello 0,7% a 3,169,57.
Il greggio West Texas Intermediate Future Petrolio Greggio WTI è sceso dello 0,18% a 71,18 $, mentre il Brent si è abbassato dello 0,68% a 77,90 $.
Nei metalli preziosi, l'XAU/USD ha recuperato un po' di terreno oggi (+ 0,08%), sulla scia di rialzi dei rendimenti obbligazionari statunitensi, e di un dollaro più forte.
FIBO Group