Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com
I fan delle criptovalute vedono il valore sgonfiarsi
Dal massimo storico del 10 novembre, l’azione di prezzo delle criptovalute non è stata bella. Quel giorno, i future di Bitcoin ed Ethereum hanno iniziato dei pattern di inversione ribassista chiave sui grafici giornalieri, con il prezzo salito ad un nuovo massimo per poi chiudere al di sotto del minimo del giorno prima. Un’inversione ribassista può comportare una correzione sui mercati; nel mondo delle cripto, causa una carneficina.
Fonte: CQG
Il grafico settimanale mostra il calo dai 69.355 dollari a token di metà novembre al più recente minimo di 32.855 dollari la scorsa settimana. I future Bitcoin hanno perso oltre metà del valore, con un tonfo del 52,6% dal massimo. La più importante criptovalute si attestava al livello di 37.000 dollari il 28 gennaio mentre, al momento della pubblicazione, il 31 gennaio, oscilla a poco più di 37 mila dollari. L’azione di prezzo dei future Ethereum è stata leggermente peggiore.
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Ethereum è crollato dai 4.902,75 dollari, per quanto riguarda il contratto dei future di gennaio, al minimo di 2.158 dollari la scorsa settimana, un tonfo del 56%. Al livello attuale di 2.425 dollari, Ethereum non è molto lontano dal recente minimo.
I regolatori non potrebbero essere più felici
Quando i prezzi delle criptovalute sono schizzati l’anno scorso, e la market cap della classe di asset è balzata a 2,6 mila miliardi di dollari, con la possibilità che a metà novembre la valutazione complessiva avrebbe raggiunto o superato i 3 mila miliardi, regolatori e funzionari governativi di tutto il mondo sono rimasti come paralizzati. Sono felicissimi ora che il valore complessivo della cripto-sfera è crollato: alla fine della scorsa settimana è arrivato a quota 1,73 mila miliardi di dollari.
È già successo
Le cripto sono state volatili negli ultimi anni. E quindi quest’ultimo calo non dovrebbe sorprendere.
Quando si tratta di variazione di prezzo, il Bitcoin ha un passato illustre.
Fonte: CQG
Chiunque sia sorpreso per la recente azione di prezzo non deve far altro che dare un’occhiata alla volatilità del Bitcoin negli ultimi quattro anni.
Le valute tradizionali con tassi di interesse più alti potrebbero battere le cripto
La Federal Reserve USA si è detta pronta a combattere l’aumento delle pressioni inflazionarie con un inasprimento della politica monetaria. Il quantitative easing si trasformerà in tightening nei prossimi mesi, man mano che la Fed ridurrà il suo rigonfio bilancio.
Mancano poche settimane ad un aumento del tasso dei fondi Fed dallo 0% e la banca centrale statunitense sembra pronta ad alzare aggressivamente i tassi a breve termine nei prossimi mesi.
Fonte: CQG
Il grafico mensile dei future dei bond a lungo termine mostra il recente minimo di 153,07, il livello più basso dal luglio 2019. Dal momento che i prezzi dei bond si muovono in modo inverso rispetto ai rendimenti, i tassi a lungo termine stanno salendo.
Man mano che i rendimenti delle valute tradizionali aumentano, le criptovalute dovranno competere con loro. I fan delle cripto affermano che la classe di asset è uno scudo dall’inflazione. Ciononostante, da metà novembre, la prospettiva di un aumento dei tassi di interesse delle valute tradizionali pesa sul valore delle cripto.
L’oro ha superato la performance della fiorente classe di asset nel 2022
L’oro è da sempre il principale barometro dell’inflazione, ma ha avuto una performance inferiore alla classe di asset delle materie prime nel 2021, con il prezzo crollato del 3,51% lo scorso anno. I future dell’oro COMEX si sono attestati a 1.828,60 dollari l’oncia il 31 dicembre 2021.
Invece, il Bitcoin era scambiato a 47.985 dollari nell’ultimo giorno di scambi del 2021 ed Ethereum a 3.791 dollari a token. La classe di asset delle cripto aveva una market cap di 2,166 miliardi di dollari alla fine del 2021.
Il 28 gennaio 2022, l’oro era scambiato al livello di 1.784,90 dollari, il 2,4% in meno finora nel 2022. Il Bitcoin a 37.085 dollari quel giorno era il 22,7% in meno, ed Ethereum a 2.625 dollari era oltre il 30,7% in meno. La capitalizzazione di mercato della classe di asset al livello di 1,73 mila miliardi di dollari era oltre il 20% in meno. L’oro ha battuto la performance delle cripto nel primo mese del 2022.
Tenete d’occhio il confronto oro-cripto: il dibattito su quale asset sia il migliore scudo dall’inflazione probabilmente continuerà ad essere acceso nei prossimi mesi.