Clicca su "SEGUI" in alto per ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo. Nel video in basso la mia strategia applicata con grafici ed i livelli operativi, non mancare di guardarla.
- Giovedì 13 il mercato americano ha effettuato un violento testacoda dopo un pesante calo fino a 3.500 punti di S&P. La responsabilità della discesa è da imputare al dato del CPI, che si è rivelato prevedibilmente superiore alle aspettative. A dire il vero mi aspettavo dei dati sull'inflazione elevati, e soprattutto dati del CPI core elevati, che avrebbero favorito le aspettative aggressive della Fed addirittura rafforzandole ulteriormente. Però la pressione di vendita, si è arrestata i vendi-orsi sono stati rapidamente sopraffatti e i compra-tori sono accorsi rapidamente.
- Questo potrebbe essere l'inizio del rally dell’ultimo trimestre Che ci accompagnerà fino al rally di Babbo Natale?
- I dati tecnici e stagionali lo confermerebbero.
- Il grafico dell'S&P 500 offre segnali di formazione di un minimo che può dare inizio ad un’inversione del trend in atto.
- Quindi le pre-condizioni per un rally ci sarebbero e ora si tratta solo di capire se verranno sfruttate o meno.
- Tutto questo era vero fino a venerdì 14, ma poi la facilità con cui sono stati sfondati i supporti il fatto che le obbligazioni societarie ad alto rendimento non siano stato in grado di difendersi e che la parte lunga della curva non si sia ancora stabilizzata, lascia presagire un ulteriore ribasso questa settimana, prima che avvenga il rimbalzo da livelli di ipervenduto ancora maggiori di quelli in cui ci troviamo adesso. La domanda è quanto più in basso dobbiamo ancora andare prima di trovare il vero fondo? La mia opinione è che il fondo del mercato sia abbastanza vicino e non oltre il -5% dalla chiusura di venerdì 14. Quindi i 3.500 di S&P potrebbero non bastare. Consideriamo che questa settimana il livello degli utili per azione dell'S&P 500 e il quadro delle valutazioni non mostreranno un'economia distrutta. Per di più i consumi vanno ancora relativamente bene e l'economia reale non è entrata in una grave recessione e ci sono ancora alcune sorprese positive in arrivo negli utili futuri.