Il recente andamento del NASDAQ Composite, trainato al ribasso nell’ultimo mese da colossi come Microsoft (NASDAQ:MSFT), Alphabet (NASDAQ:GOOGL) e NVIDIA (NASDAQ:NVDA) dimostra che in Borsa nulla è scontato e anche i giganti possono cadere.
Il Nasdaq Composite è in calo dell’8% dall’11 luglio – Fonte: Investing.com – dati al 31 luglio 2024
La prossima Big a essere sottoposta all’esame dei mercati è Meta che il 31 luglio, dopo la chiusura dei listini, svelerà i conti del secondo semestre e c’è da scommettere che, come avvenuto per le altre concorrenti, il giudizio si baserà sui progressi fatti sul campo dell’Intelligenza Artificiale.
L’ultimo aggiornamento Llama 3.1
La settimana scorsa l’azienda proprietaria di Facebook (NASDAQ:META), Instagram e Whastapp ha lanciato l’ultimo aggiornamento del suo prodotto di punta Llama, ora disponibile gratuitamente e in modalità open source nella versione 3.1 405B. Questo significa che chiunque può accedere e modificare il modello, contribuendo potenzialmente allo sviluppo dell’IA di Meta. Il modello open source si distingue da quello chiuso utilizzato per le IA di Google, OpenAI e Anthropic ed è una scommessa su cui il fondatore e ceo di Meta, Mark Zuckerberg, ha deciso di puntare molte delle sue fiches.
Meta leader nell’IA secondo Jefferies
Secondo gli analisti di Jefferies, la scelta di un modello open source posiziona Meta in posizione di vantaggio rispetto ai competitor, “per creare un valore considerevole e rafforzare il suo ruolo di leader nel settore dell'intelligenza artificiale”.
La banca d’affari paragona la strategia di condividere apertamente la propria tecnologia fatta da Meta con il successo crescente ottenuto da Linux, sottolineando che Llama potrebbe diventare la base essenziale per i prossimi software di IA.
“Oltre a offrire un rapporto costo/prestazioni significativamente migliore rispetto ai modelli chiusi, il fatto che il modello 405B sia open source lo renderà la scelta migliore per il fine-tuning e la distillazione di modelli più piccoli”, ha spiegato qualche giorno fa Zuckerberg nel presentare l’ultimo aggiornamento.
E mentre fino ad ora i modelli chiusi su cui hanno puntato le altre Big Tech sembrano in vantaggio, l’open source sta rapidamente colmando il divario “L’anno scorso - ha detto il ceo di Meta -, Llama 2 era paragonabile a una generazione di modelli più vecchi, dietro lo stato dell’arte di questa tecnologia. Quest’anno, Llama 3 è competitivo con i modelli più avanzati ed è il migliore in alcune aree. A partire dal prossimo anno, ci aspettiamo che i futuri modelli Llama diventino i più avanzati del settore. Ma anche prima di allora, Llama è già leader in termini di trasparenza, modificabilità ed efficienza dei costi”.
La sfida è trovare nuove fonti di guadagno
Ma tutto questo ha un prezzo non indifferente. Il processo di addestramento dei modelli IA richiede una quantità significativa di elettricità e sta diventando sempre più costoso, motivo per cui Meta dovrà trovare il modo di incrementare le entrate per mantenere l’approccio open source.
Le opportunità, secondo gli analisti di Jefferies, non mancano.
"Individuiamo diverse possibili fonti di guadagno, tra cui il rilascio di versioni specializzate di Llama per le aziende, con funzioni di supporto e sicurezza migliorate; il lancio di un servizio basato su Llama che consenta ai clienti di personalizzare i propri modelli, sviluppare applicazioni di IA e addestrare i modelli fin dall'inizio; l'aumento delle entrate pubblicitarie dovuto a una maggiore interazione con gli utenti", hanno evidenziato gli esperti della società finanziaria.
Le previsioni degli analisti sui conti di Meta
Intanto, quando Meta rileverà i conti dopo la chiusura delle Borse, in base ai dati di InvestingPro, i mercati si aspettano di vedere una salita degli eps dai 4,71 dollari dell’ultima trimestrale a 4,78 dollari e che gli utili si attestino a 38,31 miliardi, in crescita di circa il 5,1% rispetto ai 36,445 miliardi di dollari dei primi tre mesi dell’anno e il 19,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2023.
Previsioni degli analisti sul secondo trimestre di Meta, Fonte: InvestingPro
Il sentiment è positivo, con 11 revisioni al rialzo sugli Eps e solo 4 al ribasso arrivate negli ultimi 90 giorni.
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Il punto è capire quando gli investimenti diventeranno redditizi
Ciò che è fondamentale per i mercati è capire se il trend di crescita seguito dal colosso dei social possa proseguire anche in un momento di grandi investimenti.
Come evidenzia il grafico seguente, da quando Meta è riuscito a voltar pagina dopo la discutibile scommessa sul Metaverso, i risultati le hanno sempre dato ragione, con gli utili che negli ultimi 5 trimestri hanno superato il consensus.
Ultime trimestrali di Meta, Fonte: InvestingPro
Tuttavia, questo non le è bastato ad evitare lo scivolone del 15% in seguito all’ultima trimestrale, quando gli investitori sono stati spaventati dall’enorme mole delle spese in conto capitale, con la società che ha alzato l’asticella tra i 35 e i 40 miliardi di dollari, con alcuni settori che non sono ancora in grado di monetizzare gli importanti investimenti fatti.
I mercati vogliono sempre di più
Del resto, in passato c’era più predisposizione ad aspettare che il duro lavoro si concretizzasse in risultati effettivi. Ma oggi, nell’era dei social, tutto deve essere “insta” e Mark Zuckerberg rischia di essere nuovamente vittima di una mentalità che in buona parte ha contribuito a creare e sviluppare. È anche vero, però, che chi, come l’ideatore di Facebook, è nato prima dell’avvento dei social, sa bene che il tempo è sovrano ed è in grado di ristabilire la verità anche dopo le reazioni emotive del primo minuto, rivelandoci se i miliardi che Meta e le altre big tech stanno puntando sull’IA siano effettivamente investimenti accurati o solo scommesse azzardate.
Nel mentre, i piccoli investitori, non possono che differenziare, per essere pronti anche ad affrontare un’eventuale caduta dei giganti.
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