I prezzi dei metalli non ferrosi tentano di recuperare terreno, ma poi ripiegano, mentre i ribassisti aumentano la pressione, per cercare di spingere il mercato in aree di supporto particolarmente delicate.
Con l’eccezione dell’alluminio e (ultimamente) del piombo, il mercato dei non ferrosi rimane preda di una grande incertezza e le oscillazioni nei due sensi, che ne caratterizzano l’andamento, nelle ultime settimane, promettono di durare ancora, fino a quando un (nuovo?) catalizzatore potrà imprimere con decisione una svolta definitiva ai prezzi, verso l’alto o verso il basso.
Il Rame è entrato in una fase “laterale”, priva di una direzione precisa.
I buyers delle imprese aspettano, senza fretta di rincorrere le quotazioni, preferendo l’acquisto nei momenti di debolezza.
I traders finanziari sembrano aver temporaneamente perso interesse, nonostante la debolezza del dollaro, mentre continua nell’ombra, ancora senza esito, la contesa tra grandi operatori, a colpi di scorte depositate nei magazzini LME e di prenotazioni per il ritiro di metallo.