Il 2016 ha portato a una inequivocabile inversione di tendenza per i prezzi dei metalli industriali.
Tale inversione di tendenza è destinata a continuare anche nel 2017, ma occorre considerare che i valori correnti sono ben lontani da quelli di fine 2015 inizio 2016 e ciò richiederà particolare prudenza nella gestione di posizioni sul mercato.
Stando alle nostre analisi, non sarà dal dollaro che verranno i rischi per i prezzi ma, più probabilmente, da possibili delusioni, nel corso dell’anno, delle aspettative così come sono maturate finora e che sono decisamente positive, rispetto a quelle dell’inizio 2016.
Occorre dunque prepararsi a volatilità, falsi segnali direzionali, nervosismo e confusione di tutti i metalli, ferrosi e non.
Al calo delle importazioni cinesi, nell’arco del 2016 fa riscontro un ottimo mese di dicembre, con import cinese in aumento del 29% mese su mese.
Il Rame, a nostro avviso, gode ora di buone prospettive, dopo esser stato relativamente trascurato, rispetto al resto del comparto, nel 2016.
Consumi industriali (in particolare auto elettrica cinese), investimenti finanziari e speculazione, forniscono un quadro prospettico decisamente positivo.
Al momento un valido supporto è l’area 5400/5600.