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Molte criptovalute sono crollate a maggio: 3 grandi perdenti, un solo vincitore

Pubblicato 04.06.2018, 17:15
Aggiornato 02.09.2020, 08:05
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Dopo un aprile eccezionale, le criptovalute hanno registrato un maggio pessimo.

Al centro della scena le notizie riguardanti un’indagine condotta negli Stati Uniti per capire se i trader stiano manipolando il prezzo del Bitcoin e delle altre principali valute digitali.

Il Dipartimento per la Giustizia USA, insieme alla Commodity Futures Trading Commission ha avviato un’indagine penale il 24 maggio per verificare se i trader stiano usando tattiche illecite, come lo spoofing (cioè quando un investitore effettua ordini mirati a manipolare il prezzo di uno strumento) o il riempire il mercato di ordinativi falsi.

BTCUSD 300 Minute Chart

L’indagine, ancora nelle fasi iniziali, è solo l’ultimo degli sforzi compiuti dagli Stati Uniti per operare una stretta su un settore a cui ha inizialmente aderito chi era diffidente del controllo di banche e governi sulla politica monetaria.

Persino prima della notizia dell’indagine negli USA, alcuni operatori dei mercati sospettavano che fosse in atto una manipolazione delle cripto. Lo scorso anno, un blogger aveva segnalato l’operato di “Spoofy“, un nickname dietro al quale si nascondeva un gruppo di trader che avrebbe effettuato ordini per un milione di dollari senza portarli a termine.

Inoltre, su base tecnica, molte monete digitali non sono riuscite a liberarsi del trend ribassista e a risalire al di sopra delle rispettive medie mobili a 200 giorni. E questo di solito indica che i compratori sono al comando.

Prendendo in considerazione questi sviluppi, il prezzo di quasi tutte le criptovalute più famose ha visto pesanti crolli questo mese, con il valore del criptomercato che si è ridotto di quasi il 15% rispetto al mese prima a 351 milioni di dollari.

Total Crypto Market Cap, May 2018

Fonte: Coinmarketcap

A sottolineare quanto siano stati ribassisti i movimenti delle cripto a maggio, al momento ci sono 24 valute digitali con una capitalizzazione di mercato superiore al miliardo di dollari, rispetto alle 27 di fine aprile. Di queste 24, tutte tranne una hanno chiuso il mese ad un livello inferiore rispetto all’apertura dell’ultimo giorno di scambi di aprile.

Di seguito, esamineremo alcune delle principali perdenti tra le criptovalute con un valore più alto che hanno registrato i crolli peggiori il mese scorso. E parleremo anche dell’unica moneta che, sorprendentemente, è riuscita a chiudere il mese al rialzo.

[Nota: Questo articolo non deve essere considerato una sponsorizzazione, né un consiglio di investimento. È un semplice resoconto. Bisogna effettuare una due diligence prima di investire su qualsiasi asset o classe di asset. Le statistiche sulle monete sono state effettuate il 31 maggio 2018. I valori potrebbero essere differenti a seconda di quando leggerete l’articolo.]

I tre principali perdenti

1. NEM (XEM/USD): crollo del 40% a maggio

Il NEM è una criptovaluta peer-to-peer ed una piattaforma blockchain lanciata il 31 marzo 2015. Nata tenendo in mente le aziende, la blockchain del NEM è progettata per offrire un metodo semplificato per mantenere un ledger di transazioni sicuro.

Il prezzo di un NEM era scambiato a 0,40449 dollari il 1° maggio, prima di scendere a 0,22809 il 27 maggio, il minimo dal 6 aprile. Ha chiuso il mese a 0,25417 dollari, con un tonfo mensile del 40%. Al prezzo attuale, il NEM si classifica quindicesimo tra le principali criptovalute in circolazione, con una capitalizzazione di mercato di circa 2,3 miliardi di dollari.

Sull’anno in corso, il NEM registra un crollo del 74%, che lo rende la seconda principale criptovaluta perdente dell’anno, superato solo dal Qtum.

XEMUSD 300 Minute Chart

Come molte altre alt-coin sul mercato, il NEM ha visto il suo valore ridotto dall’attuale calo dei prezzi, sebbene non ci sia stata una ragione particolare per le vendite. Da un punto di vista tecnico, l’azione di prezzo resta negativa fin quando rimane sotto le medie mobili chiave a 100 e a 200 giorni.

Detto ciò, il NEM potrebbe stare per raggiungere il fondo, dal momento che il prezzo ha cominciato a vedere una ripresa negli ultimi giorni di maggio e potrebbe diventare un acquisto convincente in futuro. I rialzi sono stati registrati quando la compagnia ha annunciato su Twitter di aver lanciato il suo ecosistema Catapult sulla rete pubblica. Il rivoluzionario aggiornamento della rete è stato rilasciato in occasione del summit di Coindesk “Consensus 2018 blockchain technology”.

Catapult, noto anche come Mijin v.2, è un motore blockchain che fornisce una nuova versione del protocollo NEM per reti sia pubbliche che private per le imprese.

2. Cardano (ADA/USD): crollo del 34,5% a maggio

Cardano è una piattaforma tecnologica che fa funzionare la criptovaluta ADA. Lanciata dall’azienda di sviluppo blockchain Input Output Hong Kong (IOHK) e diretta da Charles Hoskinson, ex co-fondatore di Ethereum, la piattaforma è in grado di far funzionare applicazioni finanziarie, contratti smart e applicazioni decentralizzate.

Il prezzo di Cardano il 1° maggio era di 0,35490 dollari, prima di crollare di circa il 35% chiudendo il mese a 0,22028 dollari. La valuta digitale ha raggiunto il livello peggiore dall’11 aprile di 0,17093 dollari il 28 maggio. Al momento è il settimo principale token digitale in circolazione, con una capitalizzazione di mercato di quasi 5,6 miliardi di dollari. Ha chiuso il mese di aprile con un valore di mercato di 8,5 miliardi di dollari.

Cardano segna un tonfo del 68% finora quest’anno, il che lo rende una delle criptovalute con la performance peggiore finora nel 2018.

ADAUSD 300 Minute Chart

Come il resto della classe dei cripto-asset, Cardano si trova in una spirale ribassista nelle ultime settimane, senza un fattore fondamentale particolare che stia spingendo questa brusca discesa. Sembra che il prezzo di Cardano sia riuscito a frenare il calo nell’ultima settimana di maggio, quando il 28 maggio Hoskinson ha twittato che la piattaforma ADA aveva lanciato la sua prima testnet per contratti smart.

L’annuncio ha fatto compiere a Cardano un passo in avanti nel raggiungere il suo scopo di diventare una piattaforma per contratti smart, applicazioni decentralizzate, catene secondarie ed elaborazione di gruppo. Cardano intende rilasciare un’altra testnet a luglio.

Da un punto di vista tecnico, il cambio ADA/USD dovrebbe restare al di sopra della dma a 100 vicino a 0,22502 dollari a breve termine per dimostrare che le pressioni di vendita si sono esaurite. E questo potrebbe aprire la strada ad una mossa al rialzo, al livello di 0,30 dollari.

3. NEO (NEO/USD): crollo del 34,2% a maggio

NEO, chiamato da molti cripto-osservatori “l’Ethereum cinese” in quanto sviluppato da un’azienda cinese, è una piattaforma blockchain ed una criptovaluta che consente lo sviluppo di asset digitali e contratti smart. Il prezzo di una moneta di NEO si attestava a 84,11 dollari il 1° maggio prima di colare a picco a 47,31 dollari il 28 maggio, il minimo dal 7 aprile.

Il token ha chiuso il mese a 55,61 dollari, con un crollo mensile di circa il 34%. Sull’anno in corso, NEO crolla di circa il 27% dopo aver iniziato l’anno a 78,30 dollari.

Al prezzo attuale, NEO si classifica undicesimo tra le principali criptovalute in circolazione, con una capitalizzazione di mercato di circa 3,7 miliardi di dollari.

NEOUSD 300 Minute Chart

Prevalentemente, non c’è un motivo particolare per il recente calo del prezzo di NEO, che ha rispecchiato la discesa segnata da quasi tutte le principali 20 criptovalute sul mercato a maggio. Analogamente a NEM e Cardano, il grafico di NEO indica che la valuta digitale potrebbe aver raggiunto il fondo a breve termine, vista la forte impennata degli ultimi giorni di maggio.

I cripto-trader attribuiscono il rialzo ai commenti incoraggianti resi dal Presidente cinese Xi Jingping in un discorso del 29 maggio durante il quale ha pubblicamente promosso la tecnologia blockchain. In occasione di un forum all’Accademia cinese delle Scienze e dell’Ingegneria, uno dei leader più potenti del mondo ha infatti dichiarato:

“Una nuova generazione tecnologica rappresentata dall’intelligenza artificiale, l’informatica quantistica, le comunicazioni mobili, l’internet delle cose e la blockchain sta accelerando delle applicazioni rivoluzionarie”.

Sebbene sia ancora scettico in merito alle criptovalute in generale, i media locali cinesi hanno iniziato a chiedere un annullamento del divieto sulle cripto nella nazione asiatica.

L’unico vincitore di maggio

1. Bytecoin (BCN/USD): impennata del 21,8% a maggio

Il Bytecoin, reso disponibile al pubblico nel marzo 2014, è la prima criptovaluta basata sulla tecnologia CryptoNote, con un codice opensource progettato per il cash settlement anonimo. Dal momento del lancio, sono stati effettuati molti miglioramenti, come transazioni multiple e vari aggiornamenti della sicurezza.

Il Bytecoin ha chiuso al 31 maggio a 0,006445 dollari, con un rimbalzo di quasi il 22% sul mese. Il prezzo di apertura il 1° maggio era di 0,005270 dollari, prima che la alt-coin schizzasse del 68% al massimo storico di 0,020152 dollari l’8 maggio. Al prezzo attuale, ha una capitalizzazione di mercato di quasi 1,2 miliardi di dollari e rappresenta la ventunesima principale valuta digitale.

BCNUSD 300 Minute Chart

L’improvviso rimbalzo del prezzo di Bytecoin si è registrato sulla scia dell’annuncio dell’8 maggio del suo lancio su Binance, la principale piazza digitale al mondo. Tuttavia, il prezzo si è rapidamente staccato dai massimi in un clima di apprensione fra gli utenti di Bytecoin per la possibilità che la moneta sia uno schema “pump and dump”.

Il team di Bytecoin ha risposto su Reddit affermando di non avere alcun controllo sulla direzione che potrebbe prendere il prezzo della moneta. Tutto ciò che può controllare è il software alla base del token. Aggiungono inoltre che Binance non ha mai fornito loro informazioni circa la tempistica della quotazione, come precedentemente presunto dagli utenti.

Osservando il grafico, l’azione del Bytecoin al momento sembra meno costruttiva rispetto ad alcuni dei suoi rivali, con il prezzo che fatica a superare la resistenza vicino alla dma a 50.

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