La seconda stima del Pil degli Stati Uniti nel secondo trimestre del 2013 segna un incremento annuale del 2,5% oltre le attese del 2,2% e a fronte di un incremento dell’1,1% registrato nel primo trimestre dell’anno. Lo riporta il Bureau di of Economic Analysis del Dipartimento del Commercio USA, che sottolinea che l’incremento delle esportazioni si è rivelato superiore alle attese e quello delle importazioni inferiore alle stime precedenti. I consumi personali sono cresciuti dell’1,8%, meno del 2,3% del primo trimestre.
Se da un lato la crescita del Pil conferma il buono stato di salute attuale dell'economia Usa, dall'altro rende più probabile un ridimensionamento della politica monetaria ultra espansiva adottata dalla Federal Reserve, una eventualità che i mercati temono e sulla quale stanno speculando ormai da mesi. La reazione del dollaro al dato e' stata immediata, il cambio euro dollaro si e' portato rapidamente in area 1,3225/30, solo ieri le quotazioni avevano toccato un massimo a 1,34.
Da un punto di vista grafico il momento e' cruciale: l'euro dollaro ha disegnato infatti dai minimi di inizio agosto un'ampia fase laterale con base a 1,32 circa, la violazione di quei livelli porrebbe quindi fine al trading range aprendo la strada al trend ribassista. Il target della discesa dovrebbe essere proporzionale all'ampiezza della fase laterale stessa, posto quindi in area 1,2950.
La velocita' con la quale si e' realizzato il ribasso delle ultime due giornate rende tuttavia poco credibile una evoluzione ribassista di quella portata in tempi brevi, anche in caso di immediata violazione di area 1,32 restano possibili temporanei rimbalzi che potrebbero spingersi anche fino a 1,33.
In alternativa il cambio potrebbe scendere subito fino a 1,3150 e poi accontentarsi di tornare a 1,32 circa per scaricare l'ipervenduto accumulatosi e riprendere poi a scendere.
Fintanto che area 1,32 non sara' alle spalle non si puo' poi nemmeno escludere un ritorno di forza duraturo dell'euro, un nuovo passaggio all'interno del trading range con obiettivi che oltre 1,33 si estendono a 1,3450.
Le strategie operative piu' aggressive potrebbero quindi anche prevedere vendite di dollari sui livelli attuali con stop subito sotto 1,32 (o stop and reverse con target a 1,3150) per poi tornare compratori di biglietto verde in area 1,33.