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Morning adviser

Pubblicato 24.01.2013, 08:24
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Continua la forte volatilità

Altra giornata in cui la volatilità non si è fatta certo desiderare, senza nessuna esclusione, anzi, con qualche top performer.

Le commodities sono senza dubbio le protagoniste del pomeriggio di ieri, dopo una mattinata abbastanza tranquilla che, come abbiamo segnalato sul nostro forum di analisi, è stata il preludio all’aumento di volatilità cui abbiamo assistito. Il diapason di questi movimenti è stato il USD/CAD che, dopo la comunicazione da parte della BoC di voler mantenere i tassi all’1% (decisione ampiamente scontata da analisti ed investitori), è partito a rialzo e nel giro di pochi minuti è riuscito a raggiungere la parità.

Il dollaro canadese è stata venduto (contro acquisti di biglietto verde) e sugli altri cambi si è approfittato per andare a comprare dollari americani facendo scendere euro, sterlina e anche australiano, il tutto con le materie prime che hanno cominciato discese importanti, che come vedremo nella sezione tecnica, hanno rotto a ribasso i supporti di breve periodo.

Sembrava di essere tornati di fronte a mercati correlati, secondo le accezioni che abbiamo seguito fino allo scorso giugno, vedremo se oggi continueranno movimenti all’unisono sul dollaro americano, anche se non siamo per niente pronti a scommetterci.

Da Davos, dove si sta tenendo il World Economic Forum, con argomento principale l’Europa e la sua crisi, arrivano intanto diverse notizie riguardanti diversi temi, ma le due degne di nota riguardano la situazione degli Stati Uniti d’America, che rimangono un problema in quanto hanno solo spostato il problema relativo al tetto del debito (ieri è arrivato un primo sì dalla camera americana) e le dichiarazioni di Cameron, che potrebbero portare ad un referendum in Inghilterra per decidere se rimanere dentro l’euro o meno.

Se le sue posizioni, tese a portare prosperità all’interno dell’Unione dovessero rimanere tali, (cosa che peraltro condividiamo, basterebbe uscire da questa prigione chiamata moneta unica) è possibile che si arrivi ad una decisione di questo tipo in quanto le autorità europee (di questo bisogna dargli atto), non sono mai sembrate così convinte di voler continuare a sistemare le condizioni che avrebbero dovuto esistere pre-euro (leggasi austerity invece di stimolo alla crescita).

Dal punto di vista degli avvenimenti previsti per oggi, attenzione a qualsiasi dichiarazione che dovesse arrivare dalle piste di Davos, mentre a livello di dati macroeconomici puri non abbiamo nulla in calendario di importante da curare, se non le scorte di petrolio che vengono redatte settimanalmente e che potrebbero portare un po’ di volatilità sul greggio.



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EUR/USD
Euro ballerino, è proprio il caso di dirlo. Il mercato è tornato a cercare di rompere i minimi di 1.3250 senza riuscirci nuovamente, per poi ritornare a salire e a mantenersi all’interno del range tra 1.3250 e 1.3400. Questa mattina stiamo assistendo a pressioni rialziste sulla moneta unica, che sembra voler provare a ritestare le resistenze in area 1.3375 (se rotto 1.3350). Tutta l’area tra 1.3275 e 1.3415 sarà da considerare di forte resistenza e soltanto una salita sopra 1.3425 potrebbe aprire le strade verso salite strutturali. In caso di ritorno sotto 1.3320, crediamo che il mercato possa puntare 1.3290 ed in estensione 1.3270.

USD/JPY
Ottima tenuta della media a 100 periodi a 4 ore che ha portato ad una nuova discesa dello yen, che ha ben superato i primi target di 88.60. Essendo tornati sopra 89.00 il mercato potrebbe estendere verso 90.00 a patto che si superi a rialzo il livello di 89.60. Su un grafico orario è interessante iniziare a seguire una divergenza ribassista che se confermata potrebbe portare a correzioni da valutare seguendo lo stocastico, con primi obiettivi in area 88.90.

EUR/JPY
Anche qui i target che pensavamo potessero essere raggiunti in caso di rialzi sono stati superati, e alla grande a causa dell’effetto moltiplicativo di volatilità rispetto ad EurUsd e UsdJpy. Siamo arrivati oltre 119.00 e non è da escludere che in caso di superamento a rialzo di 119.40 il mercato potrebbe provare a raggiungere i massimi intorno a 120. Seguiamo con attenzione questo livello, che potrebbe suggerire, in caso di tenuta e di correzione del mercato, una potenziale figura di testa e spalle ribassista a 4 ore. Se dovessimo oltrepassare a ribasso 118.65 si potrebbe approfondire verso 118.20 e se questo non dovesse tenere, verso 117.50.

GBP/USD
Buona tenuta delle resistenze di breve sul cable, che è tornato sui supporti e che sta continuando a mantenersi all’interno del preciso range formato. Qui continuiamo a seguire questi due precisi livelli individuabili su un grafico orario tenendo conto che per salire dobbiamo superare 1.5925, mentre che in caso di rottura a ribasso di 1.5785 è possibile assistere a discese verso 1.5750 livello che potrebbe decidere una discesa definitiva oppure una ripresa dei prezzi. Se si guarda un grafico a 4 ore si nota che i prezzi non sono stati in grado di superare a rialzo la media a 21 periodi.

AUD/USD
Australiano bene all’interno del range sporco che ha formato su un grafico orario fino a questa notte, dove il livello di supporto passante a 1.0525 è saltato, portando a forte volatilità e a tentativi di raggiungimento della figura sullo 05. Siamo ora in correzione rialzista, con 1.0540 come primo livello da seguire come resistenza di breve, sul quale è possibile cominciare a pensare ad acquisti di dollari americani, con ordini protettivi che dovrebbero tenere conto della possibilità di tornare sui massimi una volta superato a rialzo 1.0560.

XAU/USD
Oro in laterale durante la mattinata e, quando è andato a rompere il livello indicato in 1,689.50 ha raggiunto, e anche qui superato, i target, questa volta ribassisti. Siamo arrivati a tentare la rottura di 1,680.00 ed ora 1,678.00 rappresenta il livello di supporto da seguire che sta offrendo buone possibilità di prendere un rimbalzo dell’oro, che potrebbe non portarsi oltre 1,684.00 (solo in caso di rottura a rialzo di 1,686.50 potremmo vedere risalite consistenti). Se torniamo sui supporti e scendiamo sotto i minimi, il mercato ha spazio per 4 o 5 dollari di approfondimento.

CRUDE OIL
Forti liquidazioni anche sull’oro nero, che ha rotto a ribasso il rettangolo che era andato a formare sotto 97.00 approfondendo in prima battuta verso 96.25 (massimi precedenti orari prima dello strappo a rialzo) e poi, una volta superato 96.00, fino a 95 figura. Ora siamo in congestione tra 95.00 e 95 ¾, livello sul quale è possibile, per il buon r/r, ipotizzare una continuazione del movimento ribassista considerano il fatto che in caso di ritorno sopra 96.30 lo scenario potrebbe cambiare e riproporre i massimi di ieri.

Matteo Paganini
Senior DailyFX Analyst









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