Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
Il dollaro, da alcuni giorni, sembra aver ritrovato smalto.
In molti si staranno chiedendo se è in atto un’inversione di trend e se, soprattutto, la spinta osservata è sostenibile oppure no.
Diciamo che le preoccupazioni dei mercati, come scritto qualche giorno fa, si stanno rivolgendo al disavanzo statunitense, mentre per quanto riguarda l’inflazione sembra ormai digerita la tendenza al rialzo e i conseguenti rialzi del tasso d’interesse della FED.
Saranno realmente 3 rialzi, oppure 4, o magari meno del previsto? Probabilmente ne sapremo di più stasera.
Nel frattempo i rendimenti delle obbligazioni USA a 2 anni sono aumentati, l’asta ha consentito di piazzare $ 28 miliardi di titoli a scadenza 24 mesi.
Anche in questo caso, detto che il Future US 10-Anni T-Note è sempre su livelli chiave (soprattutto per la tenuta dell’azionario), i verbali FED di stasera (ore 20) ci diranno qualcosa in più sul pensiero dei membri FOMC riguardo alle implicazioni delle crescenti pressioni inflazionistiche.
La correzione registrata da Wall Street nella serata di ieri predica prudenza e i verbali potrebbero realmente rappresentare un punto di svolta.
Segnaliamo il calo dell’indice di riferimento SP 500 -0,6% a 2716 punti, mentre i mercati asiatici restano in gran parte ai box per i festeggiamenti del capodanno (tuttavia il Nikkei chiudeva in positivo dello 0,2% pur con volumi ridotti).
La sessione europea attenderà presumibilmente le mosse di Wall Street, pertanto non ci aspettiamo grandi movimenti mattutini (anche se al momento sembra esserci una certa tendenza ribassista).
Nel forex continua la ripresa del dollaro, in particolare segnaliamo una certa debolezza dello Yen.
Nelle materie prime la forza del dollaro sta pesando anche sull'XAU/USD, che ha perso circa $ 3, mentre il Future Petrolio Greggio WTI perde l’1%.
Stamattina il calendario economico ha proposto e proporrà tanti dati PMI dell’Eurozona, ma sicuramente l’attenzione verrà catturata dai dati sull'occupazione del Regno Unito delle 10:30. Il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi al 4,3%, ma occhio ai dati sui salari esclusi bonus che dovrebbero attestarsi su un + 2.4%. Eventuali scostamenti di tale valore potrebbero produrre molta volatilità. Le vendite di abitazioni esistenti USA aprirà il pomeriggio americano, alle ore 15:00: ci si attende un miglioramento, un rialzo a 5,60 m (da 5,57 m). Ovviamente l’appuntamento più atteso è quello coi verbali del FOMC inerenti l’incontro FED di gennaio.