Segno meno per le principali borse a livello globale. Perdite più contenute nel vecchio continente, dove il Dax cede lo 0.76%, mentre il FTSE MIB chiude al di poso sotto della parità (-0.17%).I listini di Wall Street hanno registrato perdite peggiori, guidate soprattutto dal settore tecnologico. Le vendite sul Nasdaq, infatti, hanno generato un ribasso dell’1.48% mentre Dow Jones e S&P hanno limitato le perdite al di sotto di un punto percentuale.
Borse asiatiche in rosso anche oggi. L’indice Hang Seng ha sostenuto la giornata negativo attutendo la perdita alo 0.45%, mentre il Nikkei 225 è calato di oltre un punto percentuale.
Nel mercato valutario prosegue l’andamento al ribasso del dollaro. L’indice che confronta la moneta americana con le principali controvalute segna un calo dell’1.16%, superando al ribasso la soglia dei 98 punti. Il sintetico euro-sterlina (EUR/GBP) ha chiuso in sostanziale parità e ciò conferma che il rialzo delle coppie EUR/USD (+1.11%) e GBP/USD (+1.15%), siano state trainate più dalla vendita della moneta americana che dall’acquisto delle rispettive controvalute.
Il settore delle materie prime registra ancora una seduta negativa, nonostante la flessione del dollaro. Il Petrolio Greggio, dopo la reazione positiva di fronte ad un livello di scorte settimanali minore rispetto al previsto, ha pagato l’attuale incertezza ed ha chiuso nuovamente alla soglia di 37 dollari, con un calo del 0.31%. Leggermente maggiore la flessione dell’Oro, le cui vendite hanno generato un ribasso della quotazione dello 0.43%.
Nella giornata di ieri la RBNZ(Reserve Bank of New Zealand) ha confermato l’abbassamento dei tassi d’interesse dal 2.75% al 2.50%, mentre gli USA hanno confermato dati positivi sulle scorte di greggio e più in generale sull’andamento dei prodotti petroliferi. La giornata di oggi si presenta fitta di notizie. Protagonista il Regno Unito che già dalle 10:30 ore italiane è in attesa di importanti dati. Dopo il saldo della bilancia commerciale si discuterà per l’eventuale cambio della politica monetaria inglese, che, tuttavia, dovrebbe rimanere stabile secondo le previsioni.
Inoltre, alle 14:30, notizie rilevanti per gli Stati Uniti, con dati quantitativi sul rapporto import/export.
Andrea Cangiano
UCapital, Financial Advisor