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Panoramica di mercato 11 novembre

Pubblicato 11.11.2016, 09:43
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Chiusura contrastata per gli indici statunitensi ieri, sebbene il Dow Jones abbia chiuso con un rialzo di 1,17 punti percentuali registrando nuovi massimi storici, il Nasdaq ha risentito dell’effetto Trump chiudendo con un ribasso vicino al punto percentuale.

Le politiche del magnate americano appena eletto alla Casa Bianca potrebbero infatti impattare in maniera negativa sui titolo tecnologici.

Cautela invece sullo S&P 500, il quale chiude la seduta con un rialzo di appena 0,20 punti percentuali a 2.167 punti.

Per quanto riguarda i dati macroeconomici statunitensi diffusi ieri, assumono rilevanza le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione in calo di 11.000 unità a quota 254.000.

Gli analisti attendevano un calo minore, sulla soglia delle 260.000 unità.

In ogni caso continuano ad essere positivi i dati sul mercato del lavoro a stelle e strisce, e secondo molti economisti continua a rimanere, nonostante l’esito delle votazioni, molto alta la probabilità di una stretta monetaria nel mese di dicembre.

Debole la borsa di Tokyo, la quale registra in chiusura questa mattina un rialzo di appena lo 0,18% a quota 17.374 punti.

Resta ancora forte lo Yen, il cambio Usd/Yen al momento della scrittura si trova infatti in area 106,50 dopo aver toccato un massimo sulla soglia di resistenza di 107,00.

Tuttavia qualora questo clima di euforia post elezioni dovesse svanire, con un graduale ritorno degli investitori alla modalità risk off, potrebbe esserci un nuovo flusso di acquisti di Yen con conseguente pressione al ribasso sul cambio.

Si riduce in maniera inferiore rispetto al consenso l’indice di attività delle industrie nipponiche questo mese, in calo di 0,1 punti percentuali contro un consenso dello 0,2%.

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Aprono in territorio positivo questa mattina i principali listini europei. Milano al momento della scrittura è in rialzo dello 0,10% a quota 16.826 punti.

Gli operatori attendono il rating di Standard & Poor’s, il quale verrà diffuso questo pomeriggio a mercati chiusi.

Ricordiamo che attualmente l’agenzia di rating valuta il nostro paese come BBB-, ovvero il livello di rating più basso .

Molto bene il titolo UBI Banca (MI:UBI), in rialzo di 3,12 punti percentuali dopo la diffusione dei conti trimestrali.

L’istituto di credito ha registrato infatti nell’ultimo trimestre utili per 32,5 milioni di euro.

Bene anche Fca (MI:FCHA) in rialzo di 4,5 punti percentuali per effetto post elezioni USA.

Ieri il più grande sindacato statunitense del settore automotive ha dichiarato di essere pronto a trattare con il neo presidente ed inoltre la politica che quest’ultimo dovrebbe implementare dovrebbe beneficiare in maniera consistente sul settore, con un rialzo dei posti di lavoro e dei salari.

In calo invece Unicredit (MI:CRDI) questa mattina di 1,05 punti percentuali, dopo la notizia di ieri degli utili in calo nel terzo trimestre.

Intanto il ceo Mustier ha dichiarato sempre ieri che il prossimo 13 dicembre sarà diffuso il nuovo piano strategico.

Poche le notizie in calendario questo venerdì; l’Indice dei prezzi al consumo di ottobre tedesco appena diffuso registra un incremento dello 0,2% in linea con il consenso e con il livello del mese precedente.

Nel pomeriggio, prima dell’apertura di Wall Street prenderà la parola un esponente del Fomc, Fischer e verrà diffuso il report mensile dell’Opec.

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Potrebbe assumere la funzione di market mover, alle ore 16.00,invece, l’indice di fiducia del Michigan di novembre, il quale dovrebbe essere osservando il consenso, leggermente superiore ai livelli di ottobre.

Marco Miranda
UCapital Financial Advisor

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