Forex: rapporto Eur/Usd stabile, cala il franco svizzero. Positivi i listini di Wall Street e Hong Kong.
Seduta sottotono per l’Europa che dopo il rally di ieri registrano una leggera flessione, ad eccezione della borsa londinese che chiude con un incremento positivo dello 0.16%.
L’economia driver europea limita le perdite (Dax -0.1%) mentre le vendite a FTSE MIB hanno generato un calo dello 0.98%, chiudendo a 22091 punti. Wall Street procede spedita verso il recupero dei punti persi la settimana scorsa – a causa delle notizie negative relative ai consumi – procedendo a ritmo sostenuto. Nasdaq, Dow Jones e S&P chiudono tutti con un incremento superiore al punto percentuale.
Sul fronte orientale i contratti di acquisto caratterizzano la seduta delle principali borse asiatiche. Il Nikkei 225 chiude a 19.859 (+1.07%); l’indice Hang Seng di Hong Kong chiude ancora meglio registrano un incremento dell’1.40%
Sul mercato valutario nella giornata di ieri si è avuta ancora una seduta di consolidamento durante la quale sono rimasti sostanzialmente stabili i rapporti tra euro, sterlina e dollaro, nonostante una leggera flessione della moneta d’oltre oceano. (Eur/Usd +0.26% - Gbp/Usd +0.16%).
Importante il calo avuto dal franco svizzero, le cui vendite sono state trainate dal presidente della Bns (Banca Nazionale Svizzera) che ha rilasciato dichiarazioni a conferma dell’attuale ed evidente sopravvalutazione della moneta nazionale. Franco svizzero che di fatto si dimostra debole verso le principali contro valute (EUR/CHF +0.69%; USD/CHF +0.47% e GBP/CHF +0.60%).
Il mercato delle materie prime non registra particolari variazioni. Il Petrolio Greggio, dopo aver sfondato al ribasso la soglia dei 40 dollari (il minimo di giornata è stato 39.91 dollari al barile) recupera e chiude vicino alla parità.
Sostanziale parità che ha caratterizzato anche l’Oro; il prezzo depresso del metallo prezioso sta diventando un fattore di grande interesse per gli investitori privati e pubblici - attratti dal prezzo basso - che sembrano aspettare solo l’occasione giusta per poter prendere posizione.
Sul fronte macroeconomico, i verbali della FOMC di ieri confermano l’intenzione di un rialzo dei tassi d’interesse da parte dei governanti delle banche centrali americane, nonostante la flessione del settore edile statunitense relativa al mese di ottobre.
Nella giornata di oggi, invece, particolare influenza sui mercati valutari avranno i dati sulla spesa dei consumatori inglesi (rilasciati alle 10:30 italiane), e le statistiche occupazionali americane, attese per le 14:30 e le 16:00.
Andrea Cangiano
Financial Advisor, UCapital.